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Cronaca Centro Storico / Via Giordano Bruno, 42

Distretto 42 in via Giordano Bruno: parlano i ragazzi del Municipio dei Beni Comuni

Nell'attesa dell'assemblea di mercoledì con il quartiere gli attivisti mostrano il loro lavoro e condividono l'appoggio mostrato da molti abitanti della zona, aspettando notizie dalle istituzioni

“Dopo una prima settimana di diffidenza gli abitanti adesso ci portano colazione e attrezzi da lavoro”. Vito Ruggiero e Francesco Biagi, due attivisti del Municipio che custodiscono la ex caserma occupata, raccontano l'esperienza che stanno vivendo presso la struttura e spiegano come la loro iniziativa sia ben voluta dai residenti della zona.

“Sono in molti ad appoggiarci, gli abitanti hanno capito che vogliamo aprire e recuperare uno spazio abbandonato nell'interesse di tutti. E' una questione molto sentita, anche perché gli stessi residenti ci raccontano che questo spazio viene a volte usato in modo privato, ad esempio come parcheggio da parte probabilmente di amici di amici di militari, in modo di fatto abusivo. Avevano il telecomando del cancello ed entravano. Per la Luminara c'erano qualcosa come una sessantina di auto. Con noi qua non è più possibile”.

Proseguono i lavori di pulizia dell'area verde, che conta circa 7500 metri quadri. Come spazio al chiuso per ora è disponibile solo l'edificio in cui si tengono le assemblee. “Per gli altri spazi – spiegano i ragazzi – attendiamo ulteriori verifiche di sicurezza. Non ci sono grossi problemi strutturali, ma procediamo per gradi, attendendo risposte dalle Amministrazioni”.

Distretto 42: la ex caserma torna a vivere © PisaToday

Attualmente è ancora in fase di costruzione il tavolo di lavoro che potrebbe unire Comune, Distretto 42 e cittadinanza nella riqualificazione sociale della ex caserma. “E' possibile un processo partecipativo per ripensare questo spazio, vorremo capire le intenzioni di Sindaco e assessori”. Il piano caserme, che prevederebbe il passaggio al Comune della gestione del complesso Curtatone e Montanara oggi occupato, insieme alla Bechi Luserna sull'Aurelia e all'Artale di via Roma, resta però ancora inattuato. A bloccare gli accordi con l'Agenzia del Demanio ed il Ministero della Difesa sarebbero differenze di valutazione sul valore degli immobili, tali da bloccare la permuta con i terreni individuati ad Ospedaletto, luogo in cui sorgerebbe il decentramento delle nuove strutture militari del 6° Reggimento di stanza a Pisa.

L'obbiettivo del Municipio è quello di riattivare le attività dell'ex colorificio, ma di calarle nel tessuto urbano del centro. “Vogliamo dare al quartiere ciò di cui ha bisogno. Puntare su bambini e anziani. Abbiamo già ricevuto qualche proposta e speriamo di averne altre questa sera. Sicuramente essendo in centro punteremo sulle attività diurne, chiudendo entro mezzanotte o l'una in base ai regolamenti. E' questione di rispetto e civile convivenza, prima ancora del rispetto di una legalità solo formale”.

E' di queste ore la notizia che il Capar, il Centro paracadutisti della Folgore, ha fatto denuncia per occupazione abusiva dell'immobile. La situazione non preoccupa i giovani del Municipio: "E' un atto d'ufficio, ne abbiamo ricevute diverse di denuncie simili in passato. L'uso fatto finora della struttura come parcheggio personale stride un po' con questa richiesta di "giustizia". Noi proponiamo una visione culturale diametralmente opposta, un uso pubblico e partecipato".  

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