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Cronaca Centro Storico / Viale Antonio Gramsci

Stazione quartiere allo sbando: Confcommercio e Confesercenti chiedono interventi immediati

Dopo l'omicidio di Halim Hamza in via Corridoni torna ad alzarsi la voce delle associazioni di categoria sulla situazione di insicurezza presente in zona stazione

“È brutto ripetere 'l'avevamo detto', ma la notizia dell'omicidio in via Corridoni arrivata appena cinque giorni dopo la nostra richiesta inviata al sindaco, al prefetto e al questore è purtroppo la tragica dimostrazione della necessità di misure immediate ed efficaci per ripristinare una situazione di sicurezza alla Stazione di Pisa”. C'è rabbia e sgomento nelle parole del presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi che commenta l'omicidio di Halim Hamza, avvenuto nel pomeriggio di domenica. “La morte di un giovane padre di famiglia lascia sempre attoniti, quando succede in questo modo la disperazione viene affiancata dalla rabbia e dalla sensazione di paura. Paura di vivere e di fare impresa in un territorio fuori dal controllo delle istituzioni, rabbia perché vogliamo continuare a fidarci di chi ha la competenza ed è formato per contrastare queste assurde situazioni, ma quando viviamo questi momenti facciamo fatica”.

“A imprenditori, commercianti e professionisti non interessa la bagarre politica su chi sia il responsabile principale, se è un degrado che viene dal passato o se siamo di fronte alle mancate promesse di chi oggi amministra la città. A noi interessa che si faccia silenzio per rispetto al giovane padre che ha perso la vita e per tutti coloro che la rischiano ogni giorno in un quartiere dimenticato, ma allo stesso tempo è necessario che coloro che sono preposti alla sicurezza della città lavorino in modo congiunto ed efficace per trovare soluzioni concrete”.

“Soluzioni - afferma Maestri Accesi - che da una parte devono dare risposte immediate a chi vive e lavora in questa zona e alle migliaia di turisti che vi transitano ogni anno, dall'altra la progettualità per riqualificare in toto un quartiere che è anche la porta principale di ingresso a Pisa. Saranno necessari anni, ma bisogna partire subito. Lasciamo da parte ogni propaganda elettorale, chiudetevi in una stanza e trovate le soluzioni. Noi, come sempre, siamo disponibili per fare la nostra parte”.

“Bande che si fronteggiano, risse, spaccio di droga, la situazione in zona stazione è insostenibile e completamente fuori controllo - ribadisce il presidente Fipe Confcommercio Pisa Alessandro Trolese - abbiamo perso la voce a forza di fare appelli per la sicurezza, a memoria non si ricorda un atto di tale gravità, cos'altro deve succedere per intervenire? Chi ha un'attività in zona stazione ha paura ad andare a lavorare perché non sono garantite le minime condizioni di sicurezza e legalità, questo è inaccettabile. Quello che lascia più sgomenti è che certi episodi avvengono in un inquietante senso di impunità, ma ora non c'è più tempo da perdere: autorità e forze dell'ordine devono dichiarare guerra a tutti coloro che delinquono e non rispettano le regole, a cominciare da un presidio di sorveglianza attivo notte e giorno, 24 ore su 24”.

“Cambiano i sindaci, cambiano i prefetti, cambiano i questori, ma non cambia la situazione della stazione da anni terra di nessuno. I nostri disperati appelli sono sempre caduti nel vuoto ed ora siamo arrivati al punto di non ritorno che nessuno mai avrebbe voluto toccare. Bisogna voltare pagina una volta per tutte”. E' il duro intervento di Confesercenti Toscana Nord con i suoi vertici pisani - il presidente Luigi Micheletti e il responsabile Simone Romoli.

“Quante volte abbiamo chiesto un presidio dinamico del quartiere - insistono Micheletti e Romoli - inteso come pattuglie presenti sul territorio. E quante volte avevamo denunciato l’inutilità prima delle auto delle forze dell’ordine parcheggiate alla stazione e poi del nuovo presidio di Polizia municipale. Una emergenza come questa si combatte sul campo con gli uomini. Stesso discorso per la videosorveglianza che per noi è un presidio importante per le indagini ma purtroppo non un deterrente. La zona della stazione è una delle maggiormente coperte dal sistema di telecamere e, ci auguriamo, che questo sistema serva a ricostruire la situazione dell'omicidio. Ma purtroppo non ha evitato il delitto”.

Confesercenti Toscana Nord torna a chiedere che il comitato dell’ordine pubblico sia aperto alla partecipazione delle associazioni di categoria. “Anche in questo caso - concludono i vertici pisani dell’associazione - quanti appelli caduti nel vuoto. La stazione è una zona ad alta densità commerciale e le associazioni di categoria possono portare il loro contributo nell’analizzare la situazione”.

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