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Cronaca

Coronavirus: "L'Asl Toscana nord ovest non paga agli infermieri quanto dovuto per il loro lavoro"

La denuncia del segretario territoriale del Nursind, Daniele Carbocci: "Siamo stanchi delle promesse che l'azienda continua a fare e a disattendere"

"L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest continua a non pagare agli infermieri quanto dovuto per il superlavoro dei mesi da marzo a giugno": E' quanto denuncia Daniele Carbocci, segretario territoriale Nursind secondo il quale l'azienda sanitaria "non rispetta né gli accordi sindacali né gli accordi fatti in sede prefettizia".

"Il 7 luglio scorso - spiega Carbocci - a seguito dello stato di agitazione proclamato da Nursind, presso la Prefettura di Pisa al tavolo di raffreddamento il direttore del dipartimento infermieristico Mirco Gregorini, si era impegnato formalmente a garantire al personale infermieristico: precisione nei pagamenti dell’orario aggiuntivo così come  previsto negli accordi sindacali; riconoscimento dell'indennità di malattie infettive per il personale che ha operato nei reparti e servizi Covid; riconoscimento adeguato tempo di vestizione/svestizione per il personale in servizio nei reparti e nei servizi Covid. Quanto vale la parola del dirigente infermieristico se ad oggi, passati due mesi, questi impegni formali rimangono solo sulla carta?"

Gli infermieri sono stanchi di aspettare. "Nonostante gli uffici preposti abbiano ricevuto tutta la documentazione necessaria per effettuare i pagamenti - afferma Carbocci - gli infermieri e gli OSS non hanno visto in busta i compensi dovuti per i mesi da marzo a giugno ed i conguagli del bonus covid regionale. Quando agli infermieri è stato chiesto di riorganizzare la loro vita personale, familiare e professionale per il bene della salute pubblica, lo hanno fatto dall’oggi al domani. Non è possibile che una mastodontica azienda con personale dirigenziale e gestionale non riesca dopo 4 mesi a dare il dovuto a chi ha lavorato".

"Siamo stanchi - conclude Carbocci - delle promesse di procedere al pagamento che l’azienda continua a fare e disattendere. Per questo Nursind ha dato mandato al proprio studio legale di fare una serie di decreti ingiuntivi per pretendere in brevissimo tempo il pagamento delle spettanze dovute e non retribuite. Se saremo costretti avvieremo il percorso giudiziario anche per il riconoscimento del tempo di svestizione/vestizione come già è stato fatto negli anni scorsi con le cause vinte e i risarcimenti di migliaia di euro ad oltre 300 infermieri della ex Usl 5".

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