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Sapienza chiusa per due anni. Il rettore: "Cerchiamo sedi alternative"

In Rettorato sono stati illustrati i primi provvedimenti per la gestione dell'emergenza. Fino a settembre esami e lezioni verranno svolti nelle altre facoltà cittadine

Ormai è ufficiale: il Palazzo storico della Sapienza rimarrà chiuso per almeno due anni a causa dei danni strutturali, già esistenti ma peggiorati dopo la scossa di terremoto di una decina di giorni fa. “È stato il giorno più triste del mio mandato - inizia così il suo discorso il rettore Massimo Augello -  la chiusura del palazzo, con la biblioteca e la facoltà di Giurisprudenza è una gravissima perdita per tutti”.

Purtroppo le cose non potevano andare diversamente perché da quasi due secoli la biblioteca dei piani superiori del palazzo ha accatastato un numero così elevato di libri e volumi (circa 600 mila), da rendere difficile perfino il passaggio. L'edificio non era stato realizzato per contenere così tanti libri, che generalmente si dovrebbero posizionare ai primi piani per non arrecare danni alla struttura della pavimentazione.

Massimo Augello fa il punto della situazione insieme al prorettore per l’Edilizia Sandro Paci e al professor Walter Salvatore, esperto di Tecnica delle costruzioni. "Già mesi fa - comincia a spiegare il rettore - avevo segnalato il problema al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, non prevedendo che sarebbe notevolmente peggiorato di lì a poco. Adesso ci siamo completamente affidati al responso dei Vigili del Fuoco che hanno dichiarato il palazzo inagibile".

Così la vita universitaria, dopo un breve periodo di emergenza, svolto in varie facoltà che ospiteranno lezioni ed esami, verrà spostata in edifici più stabili. "Stimiamo di mettere il palazzo in sicurezza in tempi ragionevoli - rassicura Augello illustrando il piano provvisorio - In pochi giorni siamo riusciti a metter su un'unità di crisi importante che ha lavorato con grande impegno e professionalità. Adesso bisogna cercare di minimizzare al minimo i disagi per docenti e studenti, il sito della facoltà verrà sempre tenuto aggiornato in tempo reale".

I primi step da affrontare sono lo spostamento dei libri e delle  opere d'arte dal grande valore storico-artistico e la scelta di un'altra sede provvisoria che possa contenere la facoltà giuridica. "Tra le varie opzioni da proporre c'è quella di poter utilizzare una vecchia caserma in disuso - afferma il rettore - così ho chiesto all'ammiraglio Bettini di mandare a Pisa degli esperti che potessero discutere con noi sulla destinazione degli immobili, non utilizzati ormai da molto tempo. L'università non può farsi carico di tutto, ci vuole collaborazione e ognuno deve fare la sua parte".

La soluzione del trasferimento in una vecchia caserma sembra prendere sempre più piede nelle parole del rettore Augello: "Sarebbe preferibile fare un unico trasloco - continua a dire - ma sappiamo che questo non sarà possibile perché non esiste edificio che possa ospitare così tanti volumi in una volta. Ci vorrebbero dei mesi solo per attrezzare un palazzo al loro mantenimento".

La situazione è complessa perché i libri da trasferire sono quasi 600 mila, in Sapienza sono posti in 2.000 metri quadrati e circa 15 km lineari di scaffalatura. Solo prenderli e portarli da un'altra parte è un'operazione che richiede dei mesi di duro lavoro. Anche i futuri spazi costituiscono un punto focale, la direttrice della Biblioteca universitaria ha stimato che ci vorrà una superficie di circa 5 mila metri quadrati.

Gli studenti dovranno adattarsi per un altro mese e mezzo, fino all'inzio delle vacanze estive. Il rettore afferma che per settembre si sarà trovata una soluzione unitaria, almeno per metà della facoltà. Il dipartimento di Diritto Pubblico rimarrà comunque nella sua sede di Piazza dei Cavalieri.

I Poli a disposizione sono tanti e tutti dovranno collaborare per affrontare la situazione d'emergenza che, come dichiara Augello, "al momento ha la priorità su tutte le questioni universitarie". Fino a venerdì 1 giugno, al primo piano della Sapienza, rimarrà posizionato un front office per dare le informazioni necessarie agli studenti. Da lunedì il punto informatico verrà spostato al Polo Carmignani, gestito dalla coordinatrice didattica e altri due amministrativi.

Su 3.500 volumi delle biblioteche di Giurisprudenza sono stati individuati 500 libri indispensabili per esami, tesi di laurea e dottorati.  Questi saranno messi a disposizione in uno spazio di consultazione, ancora da individuare. Il resto sarà trasferito all’archivio storico dell’Ateneo di Montacchiello e, dopo la catalogazione, sarà reso disponibile tramite servizio di staffetta.

Le opere d’arte della Sapienza, soprattutto tele e incisioni, verranno trasferite a Palazzo Lanfranchi, dopo la catalogazione della professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi. Il rettore Augello ha indetto un'altra conferenza dei servizi per il prossimo lunedì. Come ogni momento di crisi, si continuerà a discutere sulle alternative per poter prendere così le soluzioni migliori.

 

 

 

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