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Cronaca

Pisa capitale europea della cura del sonno con il suo 'Sleep Award 2021'

Partito nel 1994 il premio viene attribuito il 16 e 17 giugno: riconosce a livello internazionale le eccellenze della ricerca, testimoniando la tradizione e la rilevanza mondiale degli studi di settore di Aoup e Unipi

Ogni due anni definisce e celebra gli studi più importanti al mondo sulla cura del sonno. E' lo 'Sleep Award' di Pisa, premio nato nel 1994 proprio all'ombra della Torre punto di riferimento internazionale sulle ricerche più avanzate: dopo lo stop per il Coronavirus del 2020 ecco che l'edizione viene recuperata in modalità online quest'anno, riconoscendo l'avanguardia degli studi del vincitore 2021, il professor Dieter Riemann. Un appuntamento, quello del 16 e 17 giugno, al quale parteciperanno i più grandi scienziati del mondo interessati alle numerose sfaccettature degli aspetti fisiologici e patologici del sonno. I lavori potranno essere seguiti in diretta sul sito dedicato.

A presentare l'evento presso la Neurologia dell'ospedale Santa Chiara, stamani 15 giugno, sono stati il direttore dell'Unità Operativa Gabriele Siciliano, la responsabile del Centro di medicina del sonno Enrica Bonanni, il direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa Stefano Taddei e il responsabile del laboratorio SonnoLab dell'Università di Pisa Ugo Faraguna.

Siciliano ha voluto ricordare come "il premio è nato grazie all'iniziativa dei professori Murri e Salzarulo, studiosi che collaboravano ad un convegno della European Sleep Research Society. Si è voluto così celebrare i risultati scientifici con ricadute cliniche raggiunti di volta in volta negli ultimi due anni. Non ci si pensa spesso, ma la maggior parte della giornata la passiamo a dormire: è quindi molto importante dormire bene". E' un settore interdisciplinare dove Pisa vanta una lunga tradizione: "Un premio simile non nasce per caso. Pisa era già punto di riferimento con il lavoro del professor Moruzzi; se guardiamo molto più indietro però perfino Galileo Galilei si era cimentato in analisi del sonno, nella sua parte medica. E' un settore che fa parte del bagaglio culturale della nostra ricerca, le date dell'evento, a cavallo del patrono della città, simboleggiano questa identità di comunità".

Il premio è, come detto, stato assegnato dalla giuria al professor Dieter Riemann, docente di psichiatria all'Università di Friburgo. "E' il padre della teoria della Iperarousal - ha detto Enrica Bonanni - indaga disturbi come l'insonnia correlandola a situazioni di stress. Ha osservato ad esempio che in pazienti insonni normotesi non si verifica il fisiologico calo della pressione arteriosa durante la notte, mentre durante la veglia si verifica un calo dell'attività della corteccia prefrontale. Siamo orgogliosi del fatto che lo stesso Riemann terrà il 17 giugno alle 14.30 una lettura magistrale dedicata a 'Sonno, insonnia e depressione' e sarà ancora lui, nel 2022, a consegnare di persona il premio della prossima edizione".

A cornice dello 'Sleep Award' si terrà anche il simposio '11 minutes of Sleep', quarta edizione del dibattito 'a tempo' che mette faccia a faccia oltre 100 professionisti di molte discipline toccate dalle tematiche legate al sonno. 

"C'è una diretta relazione - ha sottolineato Stefano Taddei - fra la ricerca e la qualità dell'attività clinica. I principi di conoscenza, rigore e applicazione, sono gli stessi. Insieme all'amore per ciò che si fa. Il 'buon sonno' è un aiuto per la salute, un 'cattivo sonno' è un fattore di rischio, al pari del fumo o della pressione alta. Un buon medico oggi indaga il sonno". Interdisciplinarità e anche tecnologia, Ugo Faraguna: "Le indagini sono sempre più uscite dal laboratorio. Oggi tanti strumenti sono sempre più miniaturizzati, con sensori indossabili possiamo essere effettivamente al polso delle persone". 

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