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Cronaca

Qualità dell'aria: Pisa sfora il limite di PM 10, ma non c'è allarme

A gennaio si è superato otto volte il limite di polveri sottili consentito: favorire la mobilità pubblica e un maggior uso di fonti di energie alternative i rimedi per salvaguardare l'aria che respiriamo

Pisa supera per 8 giorni a gennaio il limite di polveri sottili, anche se i dati parlano comunque di un andamento in linea con quanto successo negli anni precedenti. Gennaio e febbraio sono i mesi dell’anno nei quali le polveri sottili (PM 10) si fanno sentire, polveri sottili che secondo Arpat sono prodotte per un trenta per cento dalla combustione delle auto, dagli impianti frenanti e dai riscaldamenti urbani. La restante parte delle polveri sottili è prodotta da fonti e dinamiche non riconducibili alle attività in loco.

Pisa, che non è inserita nell’elenco delle città a rischio, può sforare il limite consentito fino a 35 volte in un anno.

Anche quest’anno, come già nei precedenti, gennaio segna un picco, favorito anche da un andamento climatico complessivo (poca pioggia, assenza di vento) particolare. Dal 1 di gennaio a oggi sono 8 appunto le giornate con sforamento del limite.

Mentre Roma, Milano e altre città si stanno preparando a intervenire soprattutto con limitazioni del traffico, e qualcuna lo ha già fatto, a Pisa non c'è allarme visto che è lontana dalla soglia di rischio e tutto lascia pensare che non saranno superate le 35 giornate di sforamento, limite annuo.

RIMEDI. Ma cosa può fare un Comune per tenere sotto controllo le PM 10, o almeno quella parte del 30 per cento causato dalle attività dei suoi cittadini?
"Contro l'inquinamento da traffico servono fatti - afferma il sindaco Marco Filippeschi - potenziamento dei sistemi di mobilità pubblici, nuovi treni e linee ferroviarie con funzioni di metropolitana, mobilità elettrica, parcheggi di scambio e piste ciclabili. Poi occorrono nuove regole per il risparmio energetico in edilizia, per qualificare i sistemi di riscaldamento delle abitazioni, per usare il fotovoltaico e le altre fonti alternative”.
“Queste sono le soluzioni - aggiunge Filippeschi - e sono parte di un rinnovamento urbano che può e deve diventare un potente volano di sviluppo. Su questo versante siamo molto impegnati, ma servirebbero, dal prossimo Governo, finanziamenti speciali e politiche di promozione”.

Pisa è già in prima linea su molti fronti: dall’accordo con Enel e Mercedes, per la sperimentazione a Pisa delle auto elettriche con centraline di ricarica su tutto il territorio; al nuovo regolamento per l’edilizia sostenibile; alla realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori a favore dei grandi servizi; il People Mover, il piano delle piste ciclabili; il parco fotovoltaico dei Navicelli.

“Intanto - conclude l’assessore all'ambiente Federico Eligi - per la salute nostra e dei nostri figli sarebbe bene utilizzare fin da subito i mezzi di trasporto pubblici, riducendo l’uso del mezzo privato”.

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