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Cronaca

Convegno Anci 'Dire e Fare': presentato il 'Manifesto per l'Agenda Digitale'

Anci Nazionale lancia dalla Normale di Pisa il documento che porta le richieste dei Comuni verso Regioni e Governo in merito all'innovazione digitale. Centrale dovrà essere il ruolo delle amministrazioni locali per evitare sprechi di risorse pubbliche

L'innovazione come strumento per migliorare la qualità della vita. La rivoluzione digitale dovrà prendere sempre più piede anche nelle amministrazioni, in stretto legame con cittadini ed imprese, per questo è stato presentato un 'Manifesto per un'agenda digitale concreta e sostenibile' al termine del convegno Anci tenutosi ieri alla Normale di Pisa. Oltre 200 i partecipanti alla giornata organizzata da Anci Toscana.

Il documento varato dall'Anci Nazionale pone le richieste a Regioni e Governo affinché si perseguano gli obiettivi indicati, come l'abbattimento delle barriere digitali, la semplificazione burocratica, individuazione di servizi pubblici digitali con parità e libertà di accesso. Ciò dovrà avvenire senza che arrivino investimenti su aspetti ritenuti non adeguati dai Comuni, bensì seguendo un modello di intervento basato "sulla conoscenza del fenomeno in tutti i suoi aspetti, attraverso un’attenta analisi dell’ambito su cui si decide di intervenire, condivisa da tutti gli attori coinvolti". Fare squadra quindi, anzi, 'fare rete' visto il tema.

Ad aprire i lavori della giornata è stato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, responsabile Innovazione tecnologica e Attività produttive dell'Anci: "Dobbiamo tradurre le due grandi rivoluzioni del nostro tempo, quella digitale e quella delle energie rinnovabili, in progetti di cambiamento concreto per il benessere e la qualità della vita dei cittadini, per eliminare disparità sociale e diseguaglianze dando opportunità". Per il primo cittadino di Pisa si deve lanciare "un movimento di città che rompa gli equilibri e crei nuove dinamiche, che metta in campo una pianificazione digitale. La Regione Toscana deve avere "il coraggio di fare scelte selettive per l'innovazione" e il Governo di fare "interventi e dare possibilità per i Comuni di accedere a competenze esterne e all'avanguardia che facciano fare il salto di qualità".

Sono poi partiti i cinque tavoli di approfondimento, che hanno registrato un confronto vivace e concreto su i temi più cogenti del momento: 'Le infrastrutture italiane a prova di futuro', 'Le competenze digitali', 'Ecosistema per l'innovazione: platform revolution per il Paese', 'Il valore dei dati', 'Strumenti finanziari: la sostenibilità per l'innovazione'.

Infine la sessione plenaria finale, con i risultati dei lavori dei cinque tavoli, da cui è emersa chiara la necessità di un nuovo approccio ai temi dell’innovazione, passando dalla formazione del personale delle Pubbliche amministrazioni, dall’incontro tra Ricerca e Impresa, dalla corretta e utile diffusione delle informazioni.

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