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Cronaca

Sport e vecchi mestieri: ecco i 20 progetti della Provincia per i giovani

È stato presentato il piano 2011-2012 sui progetti per i giovani e per lo sport, elaborato e promosso dalla provincia di Pisa con la collaborazione di altri enti. Sanzo: "Sfatare parecchi miti sul mondo del lavoro"

I giovani e lo sport sono due termini che si conciliano bene, sopratuttutto per la promozione di nuove idee e iniziative. Per mettere in pratica i suoi progetti la Provincia di Pisa ha collaborato con enti, associazioni e privati del terzo settore. Benché le risorse finanziarie siano poche, le idee per i giovani sono parecchie. Il piano prevede 20 progetti, il filo conduttore è lo sport e l'insegnamento di vecchi e nuovi mestieri. Di seguito verranno presentate 4 delle 20 iniziative, per capire meglio come la Provincia ha deciso di muoversi.

PROGETTO COMUNICAZIONE La provincia pubblicherà un bando per i prossimi due anni, un pacchetto di mansioni comprendente la gestione sia del sito internet dell'ente, sia della pagina facebook  "Provincia Pisa Giovani". Bisognerà occuparsi della newsletter settimanale con notizie su offerte di lavoro, borse, concorsi e della produzione di materiale grafico e video. L'opportunità prevede un compenso di 6000 euro all'anno ed è rivolta solo ad associazioni o gruppi informali, di almeno quattro persone, tra i 18 e i 35 anni. La scadenza dei termini è fissata per il 30 novembre.

PROGETTO PIG (PER I GIOVANI) Indica un originale concorso di idee, sempre per i ragazzi dai 18 ai 35 anni, per la rivalorizzazione degli antichi mestieri e arti tradizionali. I primi 20 classificati potranno partecipare ad un corso di formazione, con il settore proposto, e svolgeranno uno stage finale di 4 mesi in un laboratorio artigiano. Il bando di partecipazione verrà pubblicato a gennaio 2012.

PROGETTO GIO-CO Si tratta di un'iniziativa già in corso per promuovere la prospettiva di un cammmino auto-imprenditoriale. Il progetto prevede incontri diretti, con operatori del settore, e un servizio di accompagnamento gratuito a quanti sono interessati.

PROGETTO OPS  Completamente indirizzato alla pratica motoria, potrebbe partire a gennaio 2012. Un salto verso lo sport, che prevede attività ludico-atletiche rivolte ai ragazzi che frequentano gli oratori pisani. Gli interessati saranno coinvolti nel costituire un circolo sportivo interno per dare continuità alle esperienze attuate, in modo da fare esercizio fisico a costo zero.

Questi quattro progetti, racchiudono le diee più importanti del piano. "Abbiamo voluto rivoluzionare il nostro modo di lavorare - afferma l'assessore allo sport Salvatore Sanzo - per la Provincia non era più possibile affrontare singolarmente molte delle spese. Per questo abbiamo progettato delle attività con enti sportivi e altre associazioni solo per i ragazzi, mettendo in pratica una vera e propria politica di collaborazione, a causa delle poche risorse finanziarie".

L'assessore è consapevole del periodo di profonda crisi e ritiene opportuno che i giovani cambino il loro modo di pensare e vedere le cose "Uno dei nostri obiettivi - afferma Sanzo - è quello di far ritrovare la serenità e la soddisfazione ai giovani. Un modo efficace sarebbe insegnar loro quelle professioni antiche che si sono perse. I ragazzi devono sfatare parecchi miti sul mondo del lavoro. Tutti vogliono fare i calciatori o i giornalisti, molti son convinti di trovare lavoro subito dopo la laurea, ma purtroppo non è così".

Sanzo spiega che ormai i contratti a tempo indeterminato sono una vera e propria illusione e le offerte lavorative sono poche. "Bisogna comunque buttarsi, lavorare deve diventare una sfida - continua l'assessore - tra i ragazzi di oggi c'è molto sconforto e incertezza per il futuro ma bisogna reagire. L'importante è cercare di imparare un mestiere senza aver paura della precarietà. Ognuno di noi ha delle doti particolari, si tratta solo di trovarle e sfruttarle nel mondo del lavoro".

A sollecitare un cambiamento radicale dei giovani è anche Alfonso Nardella, presidente del CSI Pisa: "I giovani devono stare al passo con il cambiamento sociale in atto. Non ci sarà nessun contributo finanziario 'a pioggia' da parte delle istituzioni, ma un incentivo che invogli i ragazzi a produrre e a fare del loro meglio negli ambiti in cui si vogliono impegnare".

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