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Pronto soccorso, Pisa contro Enrico Rossi: "Si rischia di incrinare la fiducia verso l'ospedale"

Se il sindacato Nursing Up da una parte appoggia il "polverone" sollevato dal governatore, dall'altra punta il dito contro la mancanza di assunzioni da parte dell'azienda. Dure invece le parole che arrivano dallo stesso Partito Democratico e da Sel

Un grande "polverone", come è definito dal sindacato Nursing Up, quello sollevato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha etichettato il pronto soccorso di Pisa "il peggiore di tutti". Dopo l'aeroporto e le polemiche che ne sono scaturite, è il nodo 'sanità' a 'tenere banco' a Pisa negli ultimi giorni, proprio alla vigilia della partecipazione dello stesso Enrico Rossi alla conferenza stampa sulla realizzazione del nuovo ospedale, in programma sabato.

"L'ex assessore alla sanità, adesso governatore della Toscana e domani è da vedere, ha sollevato un grande polverone dando una mano a chi è dal 2011 che tenta di sollevarlo" sottolinea Nicola Lunetti del Nursing Up di Pisa, che si chiede però il perchè di tanto accanimento contro il pronto soccorso della città della Torre da parte del numero uno della Toscana. "Ma perchè il Governatore della Regione Toscana Rossi abbia infangato in questo modo il pronto soccorso di Pisa è tutto da capire visto che fino a ieri lo definiva di eccellenza - sottolinea Lunetti - eppure allora, quando Rossi era assessore alla sanità Toscana ed era in corsa per governatore, esisteva già la situazione attuale 'denunciata' molte volte da noi ed altri sindacati ed utenti. Ma lui dov'era? Cosa ha fatto per cambiare le cose? A questo punto l'unica spiegazione possibile è che fino ad oggi, i suoi amici non hanno avuto il bisogno del pronto soccorso di Pisa! O forse oggi la politica necessita di questa azione del governatore Rossi". Il rappresentante del sindacato degli infermieri punta poi il dito contro la mancanza di personale, evidenziando la necessità di definire con precisione i carichi di lavoro e procedere ad adeguate assunzioni per avere "una sanità migliore, con operatori lucidi e vigili e non più stanchi da turnazioni 'clamorose' estenuanti nel vero senso della parola! Un semplice esempio - dice Nicola Lunetti - il direttore dell'Aoup Tomassini dice che l'elisoccorso è tra le cause di iper afflusso? Se hai voluto Pegaso che naturalmente necessita di maggiori risorse, adeguati a Pegaso e aggiungi risorse. Questo è un classico aumento di carichi di lavoro che necessita adeguamento di personale".

E contro il presidente della Regione si scagliano anche i suoi colleghi di partito. Dal Pd provinciale infatti Cristina Filippini, responsabile Sanità Pd Pisa, e
Ferdinando De Negri, segretario Circolo tematico Sanità Pd, affermano: "Apprendiamo con stupore le esternazioni del presidente Rossi. Non per inconsapevolezza delle complessità che deve affrontare il Deu dell'ospedale di Cisanello, quanto per il modo estemporaneo che rischia di incrinare la fiducia che molti cittadini, non solo pisani, nutrono nei confronti del pronto soccorso e soprattutto del personale che vi opera, come dimostrano i dati forniti dalla Direzione Aziendale. Questo alla luce del fatto che la situazione di difficoltà è nota da tempo e nonostante che più volte, in questi anni, i problemi di carenza di organico medico e infermieristico siano stati segnalati dalla dirigenza del Dea, ma ben poco è stato fatto dalla Regione e dalla dirigenza dell'azienda che ne dipende per porvi rimedio. Professionalità, disponibilità e dedizione del personale medico, infermieristico e delle altre professioni del comparto, non possono essere messe in discussione, anche per la stessa testimonianza di molti utenti".

Una durissima presa di posizione arriva anche da Simonetta Ghezzani, capogruppo in Consiglio Comunale di Pisa, per Sel. “Spiace dover constatare  - così scrive l’esponente politica - che la guerra aperta da Rossi nei confronti della città di Pisa, questa sì veramente di campanile, continua sul fronte dell'assistenza ospedaliera. Con una uscita tanto superficiale quanto pericolosa abbiamo appreso che 'il pronto soccorso di Pisa è il peggiore della Toscana'. Superficiale perchè non si può estrapolare il giudizio sul Pronto Soccorso sia dalla struttura ospedaliera nel quale è collocato nè dal contesto territoriale in cui vive. Certo il management dell'Aoup ha una grande responsabilità: avrebbe dovuto difendere la qualità dell'assistenza che con abnegazione i lavoratori del PS continuano comunque a garantire e porre il problema a tutti i livelli, nel rapporto con la USL 5,  nei tavoli di programmazione di Area vasta, nei confronti dell'assessore regionale. Avrebbero dovuto da tempo ascoltare i sindacati. Ma non si può sparare ad altezza d'uomo e colpire un servizio necessario per i cittadini, rischiare di rompere un delicato rapporto di fiducia tra città e ospedale senza affrontare con la dovuta cautela e profondità di analisi criticità note da tempo. Rimettiamo in piedi - conclude la Simonetta Ghezzani - una riflessione sull'assistenza nella nostra città seria, per favore”.

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