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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Università, test d'ingresso: proteste studentesche il giorno delle prove

Fronte della Gioventù Comunista e Diritti a sinistra - Unione degli universitari Pisa hanno accolto gli studenti accorsi a Pisa per i test di Medicina con volantini informativi sulle procedure e sulle iniziative contro l'università di classe

Due iniziative distinte, ma con lo stesso obbiettivo di aiutare gli studenti. Si aprivano oggi 8 aprile le prove per accedere a Medicina e Chirurgia, insieme ad Odontoiatria, mentre domani e dopodomani si terranno rispettivamente i test per Veterinaria e Ingegneria Edile Architettura. I candidati giunti a Pisa per sostenere le prove hanno incontrato all'entrata gli attivisti delle due associazioni, che hanno fornito loro diverso materiale informativo.

I ragazzi dell'associazione Diritti a sinistra - Unione degli universitari Pisa hanno distribuito una mini guida per affrontare il test in sicurezza: conteneva tutte le informazioni sulla procedura di identificazione del candidato, le date della pubblicazione dei risultati, cosa deve accadere in aula ed il ruolo dei commissari. Le eventuali irregolarità potranno infatti essere segnalate dai candidati attraverso l'app Test Sicuro 2014, creata dall'Udu a livello nazionale per agevolare gli studenti e far sì che la prova avvenga in modo regolare.

"Già aver anticipato il test ad Aprile è deleterio - scrive Biancamaria Giommoni dell'Udu - assicuriamoci almeno che tutte le procedure avvengano alla luce della trasparenza e della regolarità. Crediamo sia necessario superare il numero chiuso, ma per farlo è anche indispensabile affrontare il test coscienti del suo funzionamento e prestando attenzione alle possibili irregolarità in cui si rischia di incorrere".

I militanti del Fronte della Gioventù Comunista sta promuovendo in tutta Italia volantinaggi ed azioni di protesta contro i test, invitando gli studenti a lottare contro la costruzione di un’università classista e contro i tagli ai servizi sociali. Il calo dal 2011 al 2012 di 50mila studenti universitari, causato secondo Fgc dai sempre maggiori costi legati all'università (libri, tasse), sta delineando una situazione in cui "mentre tutti parlano di meritocrazia la verità è che si parte da condizioni diverse a seconda della situazione economica della propria famiglia, e sempre più studenti sono costretti ad abbandonare gli studi perché non possono permetterseli".

Da qui la protesta, sostenuta dal segretario provinciale Fgc Andrea Costantino: "I test d’ingresso di oggi finiscono per essere lo strumento di realizzazione preventiva dei tagli allo stato sociale. Meno medici vuol dire meno presidi sanitari pubblici sul territorio, più spazio alla privatizzazione della sanità. Questo disegno si realizza anche attraverso il numero chiuso, ed è questo che oggi abbiamo spiegato ai nuovi studenti universitari per spingerli a lottare per un futuro diverso".

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