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Cronaca

La Provincia mette in mora il Ministero: credito di 11 milioni

L'ente provinciale pisano deve avere dal Ministero dell'Interno una cifra ingente. "In tempi di ristrettezze economiche non possiamo più aspettare - dice Pieroni - potremmo arginare il taglio alle spese per scuola e strade"

La Provincia di Pisa mette in mora il Ministero dell’Interno per una cifra record di 11 milioni di euro. A tanto ammonta la cifra che lo Stato deve all’ente di Palazzo delle Aquile per pagamenti non ancora effettuati e riferiti al decennio compreso tra il 1996 e il 2006.

La diffida ad adempiere è partita da Pisa. Dopo 15 giorni dal ricevimento, in assenza di una risposta, la Provincia agirà per vie legali chiedendo al Tribunale la convalida di un decreto ingiuntivo.

“Siamo alla vessazione vera e propria - spiega il presidente Andrea Pieroni, che materialmente ha firmato la lettera - aspettiamo questi soldi da periodi che variano da 6 a 16 anni. Si tratta di residui che il Ministero dell’Interno ha finalmente riconosciuto essere certi ed esegibili nel 2011 e, considerate le impellenti esigenze dettate dall’attuale situazione contabile, non possiamo più tollerare ritardi e ci vediamo quindi costretti a sollecitare il tempestivo soddisfacimento del credito, in gran parte riguardante contribuiti ordinari, quote di compartecipazione Irpef, di altre imposte e risorse afferenti le funzioni delegate con l’ex Bassanini”.

Se arrivassero in tempi rapidi i pagamenti dallo Stato, la Provincia di Pisa potrebbe tirare un sospiro di sollievo: “Degli 11.098.533 euro che ci spettano - spiega Pieroni - 5 milioni sarebbero subito spendibili e questo ci aiuterebbe ad arginare il feroce taglio alle spese per scuole, strade, centri per l’impiego, sviluppo economico e sicurezza idrogeologica che ci hanno imposto le ultime manovre governative”.

Nel Bilancio 2013 mancheranno alla Provincia di Pisa 15 milioni di minori trasferimenti e non saranno utilizzabili per effetto dei criteri in vigore per il Patto di Stabilità ben 12 milioni di euro. “In sostanza è stata azzerata la nostra capacità di spesa e di investimento - conclude Pieroni - e per un federalismo rovesciato 1,8 milioni di euro di entrate della Provincia prenderanno la via di Roma”.

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