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Cronaca

Rastrelliere biciclette: "Togliere quelle di via Oberdan, disponibili a condividere un piano delle collocazioni con l'amministrazione comunale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Più di due furti al giorno, oltre 800 l'anno, la priorità è quella di stroncare il racket delle biciclette rubate e rivendute. A parlare è Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio di Pisa, alla luce dell'incontro avvenuto in comune con gli assessori al commercio e turismo Paolo Pesciatini e con quello all'urbanistica Massimo Dringoli, in vista della collocazione delle nuove rastrelliere: “Il vero tema è quello del racket delle biciclette che alimenta un odioso mercato nero che mette in difficoltà non solo i rivenditori autorizzati, e già questo è molto grave e sarebbe più che sufficiente per intervenire seriamente, ma condiziona altresì la qualità della vita delle persone, che siano esse residenti, lavoratori, commercianti, turisti, studenti, appassionati e quant'altro”.

“Se vogliamo fare qualcosa di veramente significativo, anche in vista di un reale incentivo dell'uso della bicicletta, stroncare questo racket diventa prioritario” - prosegue il manager ConfcommercioPisa rivolto all'amministrazione comunale - “anche in considerazione del fatto che alla lunga, parte di queste biciclette finiscono abbandonate un po ovunque in città, con riflessi assolutamente negativi in termini di immagine e decoro”.

“L'iniziativa di aumentare la disponibilità delle rastrelliere in città trova in linea di principio il nostro parere favorevole” – ammette Donatella Fontanelli, referente sindacale di ConfcommercioPisa per il centro storico – “a condizione però che queste stesse rastrelliere siano collocate in modo tale da non impattare sulle principali e più frequentate vie e piazze del commercio cittadino. Penso ad esempio alla centralissima via Oberdan, dalla quale le attuali rastrelliere andrebbero immediatamente tolte, così come esattamente un anno fa riuscimmo ad impedire l'installazione di queste stesse strutture in Borgo Stretto. Abbiamo già individuato alcune aree assai prossime al centro storico che consideriamo idonee e fruibili dalla cittadinanza. Confermiamo ovviamente la massima disponibilità a condividere con l'amministrazione comunale il piano di collocazione di questi manufatti, che tra l'altro hanno un impatto fisico e visivo tutt'altro che trascurabile”.

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