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Cronaca

Rissa tra detenuti al Don Bosco di Pisa: "Momenti pericolosissimi"

E' accaduto questa mattina, venerdì 30 giugno, intorno alle 11. A denunciare l'episodio il sindacato di Polizia penitenziaria

Rissa fra detenuti stranieri al carcere Don Bosco di Pisa. E' quanto accaduto questa mattina, venerdì 30 giuno, intorno alle 11. A denunciare l'episodio il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe). "La rissa - scrive il sindacato - è scoppiata intorno a metà mattinata e la situazione è stata davvero pericolosa. A fronteggiarsi, nel cortile passeggi, detenuti albanesi e nordafricani. Per sedare la rissa sono dovuti intervenire molti agenti: sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, anche se per alcuni feriti sono state necessarie le cure in Ospedale. Il carcere di Pisa ha una media di aggressioni al personale altissima, forse tra le più alte d'Italia. Il provveditore della Toscana è totalmente assente e l'amministrazione centrale deve provvedere quanto prima ad avvicendarlo. La politica penitenziaria della Toscana è allo sfascio".

Il segretario nazionale del sindacato, Donato Capece, denuncia quindi "il ciclico ripetersi di eventi critici in carcere che vede coinvolti detenuti stranieri. E' sintomatico che negli ultimi dieci anni ci sia stata un'impennata dei detenuti stranieri nelle carceri italiane, che da una percentuale media del 15% negli anni '90 sono passati oggi ad essere quasi 20mila. Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d'origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia'. Il dato oggettivo è però un altro: le espulsioni di detenuti stranieri dall’Italia sono state fino ad oggi assai contenute, oserei dire impercettibili. E credo si debba iniziare a ragionare di riaprire le carceri dismesse, come l’Asinara e Pianosa, dove contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione".

Capece evidenzia infine: "Questo di Pisa è l’ennesimo grave e intollerabile evento critico che vede coinvolto un carcere penitenziario della Toscana, regione abbandonata dall’amministrazione penitenziaria toscana. La realtà è che i nostri poliziotti continuano a lavorare in condizioni stressanti e pericolose. E da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, gli episodi di violenza contro i poliziotti sono aumentati. Eppure, è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità".

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