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Cronaca

Sciopero generale della scuola: raduno in piazza XX Settembre

Cobas lancia l'appello per il presidio e il corteo del 10 dicembre

I Comitati di base della scuola hanno indetto per la giornata di venerdì 10 dicembre lo sciopero generale del servizio scolastico e hanno organizzato un presidio in piazza XX Settembre a partire dalle ore 10, che anticipa il corteo che muoverà verso piazza Mazzini, di fronte alla Prefettura. Questo il comunicato del sindacato in cui vengono spiegate le motivazioni della protesta: "Come i governi precedenti, anche l’esecutivo Draghi, nonostante l’enorme disponibilità di fondi europei, prosegue, con il PNRR e la legge di bilancio, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori/trici della scuola, visto che i provvedimenti sono caratterizzati da:
- proposte salariali per il rinnovo del contratto (scaduto nel 2018) ridicole e offensive, come nel caso del premio per la 'dedizione al lavoro', che ricorda le campagne del ventennio;
- nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA;
- nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia;
- nessuna riduzione strutturale del numero degli alunni/e per classe;
- nessuno stop ai progetti di Autonomia differenziata con i quali si vuole regionalizzare l’istruzione, che anzi vengono di nuovo allegati alla Legge di bilancio".

Il comunicato prosegue: "In questo contesto, a fronte di una stragrande maggioranza di lavoratori/trici (intorno al 95%) che ha scelto di vaccinarsi, il governo, per nascondere incapacità e inefficienza, nonostante nelle scuole si stia lavorando regolarmente, impone la vaccinazione obbligatoria, che non tutela la sicurezza sul luogo del lavoro e di cui non si comprendono le motivazioni scientifiche. Determinando, così, una situazione paradossale per cui nelle aule sarà comunque presente una maggioranza di persone, gli alunni/e, non vaccinati, né controllati (per questi ultimi, sia chiaro, non si chiede la vaccinazione obbligatoria, che violerebbe il diritto all’istruzione). Al tempo stesso, riteniamo la campagna di vaccinazione e la sospensione dei brevetti strumenti indispensabili, anche se non unici, per combattere la pandemia"

Infine le richieste dei Cobas: "Chiediamo:
- Stipendi europei, con il recupero del 20% circa del potere d'acquisto perso negli ultimi decenni, senza alcuna differenziazione in base al presunto 'merito' o 'dedizione al lavoro';
- Un piano straordinario di assunzioni, a partire dai 'precari', docenti (3 anni di lavoro) e ATA (2 anni);
- Conferma e stabilizzazione dell’organico Covid docente e ATA;
- 20 alunni per classe, da ridurre a 15 con studenti diversamente abili;
- Formazione e aggiornamento in orario di servizio;
- Centralità della scuola nel PNRR, innanzitutto attraverso un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza;
- Ritiro di qualsiasi progetto sull’Autonomia differenziata;
- Ritiro dell’obbligo vaccinale".

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