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Cronaca

Tra disorganizzazione e 'bolla di ripartenza': sindacati in piazza per tutelare i lavoratori del 'Galilei'

Sabato 25 giugno gli operatori dello scalo pisano e le rappresentanze sindacali manifesteranno contro i disagi lavorativi

La situazione del trasporto aereo è critica in molti paesi europei, dove aeroporti e compagnie aeree sono in difficoltà nel gestire gli alti flussi di passeggeri che
cercano di recuperare il tempo perduto negli anni delle restrizioni. L’inversione di tendenza della domanda è stata rapida e impetuosa, superando anche le aspettative più ottimistiche. "La sola Lufthansa provvederà a cancellare nel mese di luglio più di 900 voli per la mancanza di assistenza aeroportuale. Questo solo per dare un'idea. La chiamano 'bolla di ripartenza', che ha condotto il livello del traffico passeggeri nel mese di aprile a oltre l’80% dei livelli pre-Covid. Non fa eccezione l’aeroporto di Pisa, dove alle dinamiche suddette si aggiungono le responsabilità aziendali da noi evidenziate nell'attuale mobilitazione, che porterà ad una prima azione di sciopero sabato 25 giugno (non a caso in concomitanza con lo sciopero europeo di Ryanair) ed allo sciopero dello straordinario di un mese".

Le sigle sindacali dei lavoratori dello scalo di San Giusto (Filt Cgil/Fit Cisl/Uiltrasporti/Ugl T.A./Usb L.P.) annunciano così la protesta contro le condizioni precarie che governano gli impieghi del personale. "Le carenze di organico sono state evidenziate dalle organizzazioni sindacali con largo anticipo, proprio in vista di una stagione estiva che si preannunciava sopra le aspettative. Avevamo ragione, visti gli attuali livelli di traffico, inferiori di appena il 10% a quelli del 2019. Risultato? Ad oggi non sono stati ancora inseriti i lavoratori stagionali in nessun settore, scaricando su chi è in forza un carico di lavoro enorme che non consente di operare con la giusta concentrazione ed in sicurezza, sempre a rischio di venir meno alle condizioni di safety nelle operazioni. Addirittura non si è ritenuto necessario intervenire nel settore operaio di Toscana Aeroporti Handling, nel quale non sono previsti ingressi di lavoratori stagionali, ma che nel frattempo è chiamato spesso ad operare anche per l’handler concorrente".

Le organizzazioni sindacali proseguono: "Tutti, dai capi turno fino ad arrivare ai part-time ed agli stessi passeggeri, stanno vivendo una situazione di disorganizzazione lavorativa ed abbandono che si tocca con mano tutti i giorni. Evidentemente le Aziende in questi mesi sono state più attente a massimizzare i benefici della cassa integrazione il più a lungo possibile, invece di pensare a come gestire l'imminente estate. Non sono stati fatti seri investimenti sui mezzi e sulle attrezzature e non esiste (e non è mai esistito) un sistema di controllo degli accessi e dei flussi passeggeri all'interno della struttura aeroportuale, del tutto inadeguata ai livelli di traffico tipici degli ultimi anni. In attesa dei famigerati investimenti tutto si scarica sui lavoratori, che in più sono sottoposti anche all'odioso fenomeno delle aggressioni (verbali e fisiche) che si verificano sempre più frequentemente in aeroporto. Tutto questo è inaccettabile! E' quel 'far west' che abbiamo denunciato fin dall'inizio della vicenda della liberalizzazione dell’handling e che ha devastato tutto il settore aeroportuale italiano".

Le sigle sindacali concludono: "La liberalizzazione ha abbassato il livello complessivo delle condizioni di lavoro e del servizio offerto all'utenza. Questo è sotto gli occhi di tutti e bisogna che gli Enti preposti (Ministero, Enac, Prefettura) intervengano tempestivamente e su vasta scala per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Ci chiediamo cosa debba succedere prima che qualcuno intervenga. Intanto le organizzazioni sindacali lavoreranno per la riuscita dello sciopero del 25 giugno, per dare voce a chi in aeroporto ci lavora e rimettere al centro la dignità e la sicurezza dei lavoratori".

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