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Cronaca

Bufera Trenitalia, possibile addio ai Frecciabianca sulla linea tirrenica: veloci ma troppo costosi

La decisione di Trenitalia sulla presunta soppressione dei treni Frecciabianca nella linea tirrenica Roma-Genova e Genova-Roma (con fermata anche a Pisa) non è ancora ufficiale ma sta già creando scompiglio tra i pendolari

La notizia sulla presunta soppressione dei treni veloci sulla linea tirrenica non è ancora ufficiale ma sta già sta creando scompiglio e preoccupazioni tra i tanti pendolari, studenti e lavoratori, che ogni giorno prendono il frecciabianca Genova-Roma e Roma-Genova. Dal 14 aprile, secondo le indiscrezioni trapelate, potrebbero essere soppresse le tratte Frecciabianca in questione, con le relative fermate su Pisa e Livorno, perchè ritenute troppo costose e poco remunerative.

Stamattina l'assessore ai trasporti della Provincia di Livorno Piero Nocchi ha chiesto all'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, la convocazione di un confronto urgente con Trenitalia e con le Province coinvolte. L'incontro è richiesto sul merito del servizio che l'azienda ferroviaria offre ai cittadini e al sistema economico-turistico della fascia costiera. "La nuova organizzazione - si legge nella lettera di Nocchi - si inserisce nel quadro di un'offerta di servizi già insufficiente ai reali bisogni. È necessario un forte e deciso intervento teso a modificare questa decisione unilaterale". L'assessore Nocchi ha poi inviato una lettera anche all'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, chiedendo il ripristino dello stesso numero di servizi in vigore prima della riorganizzazione oraria.

"Si tratta di una rinuncia insostenibile - ribadisce l'assessore Ceccarelli - metteremo in campo tutta la nostra determinazione per scongiurare questo ennesimo taglio. Ho già scritto all’amministratore delegato di Trenitalia per verificare la fondatezza di queste notizie, ma siamo in attesa di risposta. Certo non staremo con le mani in mano. Per i prossimi giorni fissseremo un incontro con gli amministratori e i consiglieri regionali delle zone interessate e con i parlamentari toscani per mettere a fuoco insieme le strategie che vogliamo percorrere".

"Questi servizi - prosegue l’assessore regionale - non fanno parte del pacchetto contrattuale che ci lega a Trenitalia, tuttavia si impone una riflessione sul fatto che una sola logica di tagli continui non può essere quella che regola un servizio pubblico. Ci sono linee più o meno remunerative? Certo, però un servizio pubblico deve tenere conto, nei suoi equilibri economici, anche delle legittime esigenze di mobilità della popolazione. Altrimenti nel giro di poco tempo il servizio Frecce sarà riservato solo a pochissime tratte del paese".

La decisione è attualmente allo studio dei tecnici di Trenitalia e, secondo quanto riportato anche dal quotidiano Il Secolo XIX, non riguarderebbe subito tutti i 12 collegamenti effettuati ogni giorno con i Frecciabianca ma si inizierebbe con due convogli: il primo che parte da Roma Termini alle 6,57 e arriva a Genova alle 11,16, il secondo che parte da Principe alle 19,07 e arriva a Roma Termini alle 23,28.

"Tra un po' Trenitalia con un comunicato ufficiale metterà un punto fermo alla loro infausta scelta di deviare i due Frecciabianca - scrive un lettore nel sito dei 'Pendolari di Grosseto' -  questo con la motivazione che per loro sono treni in perdita e che quindi vanno deviati su tratte per loro economicamente più redditizie. Assistiamo così al triste inizio dello smantellamento della linea Tirrenica Nord, perché con questa logica è fin troppo intuibile che presto tutti i Frecciabianca che passano per la nostra città verranno deviati via Firenze, e che a noi rimarranno solo i regionali e un paio di intercity".

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