Verso il lavoro agile anche nelle Pubbliche Amministrazioni: seminario alla Scuola Normale
Il lavoro diventa agil
Il tema del lavoro agile è al centro del dibattito sul futuro del lavoro, tanto nel settore pubblico come in quello privato, in un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni – dovute anche all’impatto nelle nuove tecnologie - nella sua organizzazione e, per sua natura, si presta a diventare oggetto di riflessione per i Comitati Unici di Garanzia che pongono al centro della loro attività la lotta a ogni discriminazione e la conciliazione tra lavoro e vita. Il lavoro agile offre la possibilità di “dematerializzare” l’ufficio, permette al dipendente di organizzare la propria attività secondo schemi meno rigidi, tanto negli orari quanto nei luoghi: si tratta adesso di capire quanto questo modello possa essere adattato alla Pubblica Amministrazione, aumentando la qualità della vita dei dipendenti, cercando anche di capire quali siano i riferimenti normativi per la sua adozione, a quali ruoli e figure possa essere esteso e, soprattutto, quali benefici possa apportare all’efficienza e all’efficacia della stessa Pa.
Lunedì 16 aprile alla Scuola Normale su questi temi si confronteranno docenti universitari, rappresentanti del mondo istituzionale, delle imprese e degli enti locali, moderati da Francesca Torelli, Consigliera di Fiducia della Scuola Superiore Sant’Anna. Il programma prevede interventi di Maurizio Del Conte, presidente Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Università Bocconi: “Lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni - Inquadramento di contesto e profili applicativi”; Andrea Solimene, Smart Working & Digital Transformation Adviser - CEO Seedble: “Verso nuovi modelli di organizzazione del lavoro - Smart Working tra dubbi e certezze”; Elena Miglio, responsabile progetto smart working del Comune di Torino: “Esperienza di un ente locale - Traguardi, difficoltà, prospettive”; Monica Gussoni, direttora delle risorse umane all’Università Ca’ Foscari di Venezia: “Ca’ Foscari - dal Telelavoro smart allo smart working. Un buon inizio per un lungo percorso”.