Arriva a Montecatini Val di Cecina la finale della gara di street theatre
Arriva lunedì 29 agosto in Val di Cecina la fase finale di Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare, prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola.
I finalisti selezionati useranno le parole di Shakespeare per raccontare Dante e Divina Commedia tra la gente nelle piazze, nei borghi e negli scenari più preziosi: un vero e proprio “Giro d’Italia” nel segno della poesia e del teatro che unisce spettacolo, cultura e riscoperta del nostro patrimonio storico e paesaggistico.
L’evento, a cura del Festival Dantesco, è patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, e si trova adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo della durata media di circa 15 minuti l’una, da replicarsi eventualmente nel corso della giornata o della serata, secondo la tradizione del teatro di strada.
Il concorso è basato sul romanzo di Monaldi & Sorti Ahi, serva Italia! (Solferino) volume centrale (in tutti i sensi) della trilogia Dante di Shakespeare, e gode di due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta».
Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante, con cerimonia d’apertura del Comune in piazza Santa Croce, e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, questo “giro d’Italia” nel segno del teatro di strada si snoda in altre dieci città, in cui tutti gli spettacoli della finale saranno subito riconoscibili grazie alle quinte con le inconfondibili figure di Dante e Shakespeare.
Dopo Firenze è stato il turno di Verona, per poi scendere al sud con due appuntamenti campani nel Cilento e nel Sannio, sotto il segno del dantesco Manfredi di Svevia.
Inizia adesso una nuova fase del premio dantesco-shakespeariano sull’altura affascinante di Montecatini Val di Cecina: in questa zona avevano feudo, palazzo e interessi nelle ricche miniere i Cavalcanti, la stirpe illustre del poeta-filosofo Guido Cavalcanti, amico del cuore di Dante che gli dedicò la sua prima opera, la Vita Nova, in cui prende vita la figura sublime di Beatrice.
Nella centrale piazza Garibaldi di Montecatini, in collaborazione con la Pro Loco di Montecatini Val di Cecina, alle 21:30 di venerdì 26 agosto si esibiranno l’artista pirotecnico Sascia B e il declamatore Pier Paolo Pederzini nello spettacolo Cuori in fiamme – Storia della tragica amicizia tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, che scava nella drammatica amicizia tra i due poeti: Dante di famiglia ordinaria, idealista ed entusiasta, Guido invece aristocratico, sensuale e cinico.
Sulle orme dunque di Guido Cavalcanti, lo spettacolo Cuori in fiamme approderà dalla Val di Cecina alla Liguria, dove il poeta visse i suoi ultimi giorni. Il cerchio si chiuderà infatti con l’esibizione del premio Ahi serva Italia! a Sarzana il 29 agosto: nella cittadina ligure Dante, una volta divenuto priore di Firenze, esiliò l’amico Guido, che proprio un 29 agosto (anno 1300) esalò l’ultimo respiro, naufragando nella malinconia dell’esilio patito a causa dell’amico.
E non solo lui: fu ancora un 29 agosto, ma del 1978, che morì il famoso interprete televisivo di Guido Cavalcanti nella fiction RAI su Dante del 1965, il geniale Luigi Vannucchi, naufragando anch’egli nella malinconia: venne trovato morto, a causa di barbiturici, la mattina dopo. Nelle note finali del loro romanzo, Monaldi & Sorti rivelano che il “loro” Guido ha il volto di Vannucchi e per questo, nella rievocazione dei suoi ultimi giorni, hanno inserito le toccanti parole con cui il regista Sandro Bolchi aveva salutato dalle colonne del Corriere della Sera l’amico appena scomparso. Tre giorni dunque, dal 26 a Montecatini Val di Cecina al 29 a Sarzana, sul fil rouge cavalcantiano, un percorso che verrà anche rievocato nel testo dello spettacolo. Una particolarità che dona senz’altro un tocco in più all’esibizione, l’unica del Premio che non si svolga nell’ambito di un’unica data.
Le città successive sono Vibo Valentia, Siena, Poppi (AR), Assisi e, prima dell’epilogo ravennate, Roma e Cagliari.
Premiazione infine a Roma presso il Globe Theatre il 14 settembre, anniversario della morte di Dante, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino.