Letture di 'Nomi senza cognomi', di Gabriele Santoni
Avrà luogo venerdì 8 settembre alle 18 la presentazione di 'Nomi senza cognomi', freschissima uscita della case editrice pisana MdS. Autore di questa originale antologia di racconti, che fa parte della collana 'Cattive strade', è Gabriele Santoni, già sindaco di San Giuliano Terme e presidente dell’associazione Molina mon amour. Insieme a lui, sul palco del Parterre Parco dei Pini del capoluogo termale, la vicesindaca di San Giuliano Terme, Lucia Scatena, e l’avvocato e scrittore Fabrizio Bartelloni, nonché curatore della collana di cui fa parte il libro. Le letture saranno a cura di Daniela Bertini. Ingresso libero. L'evento è nel cartellone dell'Estate Sangiulianese, organizzata dal Comune di San Giuliano Terme.
I protagonisti delle storie di Santoni sono, come suggerisce la prefazione, nomi senza cognomi, esponenti di quell’umanità "marginale e marginalizzata che trova il suo habitat naturale lontano dai palcoscenici dell’esistenza, dai riflettori delle vite da cartellone. Uomini e donne del sottobosco urbano, delle periferie, ancor più spesso di paesi, piccoli centri, frazioni, fauna di un ecosistema laterale in cui le relazioni umane osservano regole d’ingaggio semplici nei modi e lasche nei ritmi, allontanandole alla frenesia della contemporaneità, dove tutto esiste per il tempo strettamente necessario per essere divorato".
Sono racconti in cui "si respira un’aria di piazze, di bar, di cortili, di stie, di fossi, di sale da biliardo gonfie di fumo e di chiacchiere", che restituiscono "la storia in caratteri minuti e scritta in brutta copia di chi da decenni coltiva un’amicizia oppure un rancore, di chi cerca d’affrancarsi dalla monotonia della vita nella provincia più profonda, di chi viene sfiorato dalla Storia con l’iniziale maiuscola, ma pare lo stesso condannato a un ruolo da comparsa".
Quelli disegnati da Santoni sono ora bozzetti, accenni, acquerelli e ora ritratti a tinte forti, ora sguardi ironici e affettuosi sul destino degli "ultimi di tutto il mondo e dei piccoli fiammiferai" e ora spaccati di vita vissuta, sprecata, tradita, sofferta. A far da collante e filo rosso, il timbro dell’autore, "un uomo che sa ascoltare", e che dunque "sa anche osservare. E chi sa fare l’uno e l’altro spesso, non sempre ma spesso, sa anche descriverli", come scrive Stefano Renzoni nella sua nota di prefazione.