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Consiglio comunale: approvate le modifiche al Regolamento delle attività di acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing

Le novità sono state adottate ufficialmente nella seduta di lunedì 18 marzo

Approvata lunedì 18 marzo in Consiglio comunale la revisione generale del Regolamento delle attività di acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing. La proposta aveva seguito l’iter in Terza Commissione Permanente e approvata nella seduta del 14 febbraio scorso all’unanimità.

Non più 'il parrucchiere' ma 'l’acconciatore' che, nel proprio salone può legittimamente offrire anche servizi aggiuntivi come la manicure. E anche l’estetista, il tatuatore e il piercer, per svolgere le proprie attività, dovranno essere in possesso di adeguata certificazione professionale e seguire precise regole, in particolare in termini di igiene e sicurezza, su cui vengono ulteriormente potenziati i controlli.

Illustrata dall’assessore Paolo Pesciatini, è stata approvata la proposta di delibera aggiornando così il Regolamento approvato nel 1989. Era infatti necessaria una nuova serie di adeguamenti, visto il superamento della normativa esistente. Il regolamento consta di 14 articoli con una dizione chiara per consentire l’applicazione e il rispetto delle norme.

L’aggiornamento è frutto di un percorso di condivisione con tutte le associazioni di categoria, e introduce novità su più fronti, tenendo conto dell’evoluzione normativa nel frattempo intervenuta nel settore, in materia di liberalizzazione delle attività produttive e di amministrazione digitale, e recependo le disposizioni relative ai requisiti igienici dei locali, delle attrezzature e della conduzione dell’attività.

Tra le modifiche, oltre alla stessa nomenclatura, anche l’introduzione di una definizione meno rigida delle attività, che oggi possono mixarsi anche portando alla collaborazione tra professionisti. I controlli, pur complessi, già durante la pandemia sono stati potenziati e ora lo saranno ulteriormente, mettendo in luce i rischi dell’esercizio abusivo, spesso eseguito a domicilio, in condizioni di sicurezza insufficienti oltre che di illeciti fiscali e di altro genere.

Dal punto di vista igienico-sanitario, infine, il Regolamento esplicita le caratteristiche che devono avere gli ambienti, anche in caso di attività presso l’abitazione dell’esercente, individua precise procedure per l’igienizzazione degli spazi e per la sterilizzazione degli strumenti. L’articolo 9 disciplina gli orari di esercizio, che vengono stabiliti dal singolo esercente con apertura delle attività entro la fascia oraria 7-23 sia nei giorni feriali che festivi.

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