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Ex Colorificio, il Consiglio Comunale contro lo sgombero, Rebeldìa: "Passiamo subito ai fatti"

Nell'ultima seduta consiliare della legislatura è stata affrontata la vicenda dello sgombero dell'edificio di proprietà della multinazionele J-Colors. Il 16 febbraio associazioni e cittadini erano scesi in piazza, colorando la città

La vicenda dell'ex Colorificio Liberato, alle prese con la minaccia di sgombero forzato e la lotta contro la J-Colors, proprietaria dell'immobile, è entrata ieri nell'ultimo Consiglio Comunale di questa legislatura. Recita così il dispositivo della mozione approvata ieri: “Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta comunale a ricorrere anch'essi a tutti gli strumenti a loro disposizione per evitare uno sgombero coatto dell'ex-Colorificio, facendosi promotori di ogni iniziativa possibile che permetta di arrivare a una soluzione pacifica e di favorire un dialogo costruttivo tra le associazioni e la proprietà al fine del raggiungimento di un'intesa fra loro, nel pieno rispetto della legalità e dei valori sociali espressi dalle attività delle associazioni stesse”.

Sulla questione è intervenuto anche l’assessore Cerri, ribadendo come non vi sia alcuna previsione di cambiamento di destinazione d’uso dell’area, dato il recente implemento produttivo della fabbrica vicina (la Gerresheimer) e data l'impossibilità tecnica anche nel medio-lungo periodio di modificare il piano strutturale.

"Dopo un silenzio di quasi sei mesi l'amministrazione comunale ha dato una risposta chiara alle migliaia di persone che il 16 febbraio sono scese in piazza in difesa dell'ex Colorificio Liberato e alle centinaia di cittadini che ogni settimana ne attraversano lo spazio per le tante attività (dalla palestra di arrampicata alle proiezioni, alla musica, agli sportelli delle associazioni, ai dibattiti...) - affermano da Progetto Rebeldìa - il Consiglio Comunale non poteva continuare ad ignorare l'appello di eminenti giuristi e accademici (Rodotà, Maddalena, Mattei, Nivarra, Settis...) e gli altri appelli che in questi mesi si sono susseguiti, dagli ex lavoratori del Colorificio a importanti componenti della vita associativa e di movimento".

"Finalmente, nell'ultima seduta utile, il Consiglio Comunale ha preso parola, dando un preciso mandato al sindaco e alla Giunta affinché si adoperino in ogni modo per evitare lo sgombero che la proprietà, la multinazionale J Colors, ha chiesto a più riprese nell’ultimo periodo - prosegue il cartello di associazioni - ci chiediamo inoltre, anche dopo la dichiarazione dell’assessore Cerri che fa sfumare la possibilità di una speculazione sull'area in tempi rapidi, che cosa mai la J-Colors potrà e vorrà fare di uno spazio di 14.000 mq lasciato per anni in stato di abbandono, fino a quando il Municipio dei Beni Comuni non ha iniziato a prendersene 'cura' nell'ottobre scorso. L'auspicio - aggiungono da Rebeldìa - è che tutte le autorità competenti diano ora il tempo necessario per poter esperire in modo adeguato una proposta di trattativa con la proprietà per una soluzione positiva della vicenda dell'ex Colorificio Liberato. A questo risultato dovrà dare ora un contributo rapido e fattivo il sindaco Filippeschi, tenendo fede all'impegno a cui lo vincola la mozione del Consiglio Comunale".

"Come associazioni - concludono - chiediamo al primo cittadino di passare subito ai fatti, ottenendo un congelamento della procedura di sgombero e adoperandosi  per il dialogo con la proprietà".

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