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Emergenza abitativa a Pisa, Sel: "Assicurare il diritto alla casa per la dignità delle persone"

Sel Pisa chiede un'immediata presa di posizione politica dell'amministrazione sull'emergenza abitativa, che colpisce almeno 250 famiglie gravate da sfratto. Negli attuali "contesti di rabbia sociale" la denuncia del sindaco è una "risposta discutibile"

Di "assenza concreta del diritto alla casa" parla Sel Pisa, riguardo il problema dell'emergenza abitativa, messo in luce una volta di più dalle recenti manifestazioni dei comitati di quartiere. "Secondo i sindacati degli inquilini le feste natalizie porteranno a 30 famiglie l'esecuzione dello sfratto con la forza pubblica, visto che il 5 dicembre scade la sospensione prefettizia. A tali 30 famiglie non è infatti riconosciuto il punteggio per morosità incolpevole. Ma sono altre 250 le esecuzioni pendenti".

Dati che non trovano risposta nei tagli governativi. "Queste condizioni - scrive Sel - sono aggravate da quelle contraddizioni che la Legge di Stabilità 2016 non affronta. Infatti, il fondo di sostegno per l'affitto è finanziato per i soli anni 2014 e 2015, restando scoperto per quelli successivi; la cedolare secca al 10% per i contratti concordati (fondamentale in casi come i contratti per studenti universitari) varrà solo sino al 2017; c'è assenza totale di finanziamenti per il fondo nazionale per morosità incolpevole; c'è assenza totale di investimenti per il recupero e riuso del ricco patrimonio di edilizia pubblica; c'è assenza totale di politiche concrete di contrasto all'evasione fiscale e al mercato 'nero' degli alloggi".

Nel caso della Regione Toscana e di Pisa "la Legge Saccardi esprime un pernicioso taglio dei diritti. Auspichiamo che siano accolte le richieste dei sindacati degli inquilini di Pisa, che domandano per il 3 dicembre una nuova riunione della Commissione Territoriale per il contrasto al disagio abitativo. Una riunione da dedicare ai casi urgenti di morosità incolpevole e agli strumenti concreti con cui affrontare l'emergenza abitativa in generale".

Serve un impegno politico immediato: "Auspichiamo che tale riunione sia anticipata da un impegno dell'amministrazione comunale di Pisa nei termini sanciti dalle mozioni sul diritto all'abitare approvate a larga maggioranza nel gennaio di quest'anno. Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato insieme a UCiC-PRC una mozione dedicata proprio a tali elementi ed approvata giovedì dal Consiglio Comunale. Riteniamo che il diritto all'abitare sia condizione imprescindibile di dignità per ogni cittadino e che l'amministrazione debba esprimere un chiaro indirizzo politico sulla vicenda". 

Siamo di fronte a "contesti di rabbia sociale e a strumenti di presenza mediatica votati alla rottura di una cappa d'indifferenza e silenzio. Ecco perché troviamo discutibile che la risposta dell'amministrazione comunale ad un episodio come quello dell'occupazione dell'atrio di palazzo Gambacorti (13 novembre) da parte di attivisti e famiglie sotto sfratto sia la denuncia. L'unica risposta possibile alle tensioni sociali è una risposta politica che abbracci i bisogni di tutti coloro (in piazza o meno, attivisti o meno, mobilitati o meno) che vivono il dramma dello sfratto esecutivo per morosità incolpevole e hanno bisogno di vivere con dignità!".

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