rotate-mobile
Politica

Stadio, riapertura del curvino vicina: "Ma il Comune ha detto delle bugie sul costo dei lavori"

Il consigliere comunale del PD Marco Biondi ringrazia la presa di posizione degli ultras e accusa l'amministrazione

All'indomani della messa a terra del primo rinforzo in acciaio destinato a migliorare la tenuta antisismica del Curvino, la porzione di Curva Nord che da aprile tornerà ad accogliere i tifosi pisani, il consigliere comunale del Partito Democratico Marco Biondi espone il proprio pensiero riguardo ai lavori che sono in fase di conclusione.

"L'aumento di capienza della Curva Nord mi rende soddisfatto, soprattutto perché che nei fatti mi viene data ragione, confermando la correttezza di quanto chiedevo da tempo. Il 4 dicembre 2023 protocollai e presentai in Consiglio comunale, durante la discussione sul bilancio, un ordine del giorno con il quale chiedevo di ridare una capienza adeguata alla curva, circa 4000 posti. Considerato che a causa della capienza ridotta il settore più accessibile ed economico non è mai acquistabile direttamente, in quanto sold out con gli abbonamenti".

"Il voto della maggioranza fu contrario - puntualizza Biondi - sostenendo che il costo per l'adeguamento del curvino non era sostenibile e non programmabile. Quindi non è vero quanto sostenuto in questi giorni dalla maggioranza che l'intervento era stato valutato a novembre quando si è registrata la chiusura parziale della gradinata".

"Lo scorso 24 ottobre vennero rilevate le infiltrazioni - il consigliere PD ricostruisce la vicenda - come sottolineato anche dal presidente Corrado, solo perché venne fatto un sopralluogo per il tabellone luminoso e non per una corretta manutenzione del bene da parte del Comune, in qualità di proprietario della struttura. Successivamente a quel sopralluogo si registrò nel mese di novembre la chiusura di parte della gradinata".

"I lavori sono stati decisi da questa amministrazione solo dopo la giusta protesta dei gruppi organizzati della Curva Nord, che con una scelta difficile, considerando il loro amore viscerale per i colori nerazzurri, hanno dichiarato che non sarebbero rientrati all'Arena Garibaldi fintanto non si aumentava la capienza della curva. Se non vi era quella protesta sicuramente i lavori non venivano fatti, lo stesso Corrado ha dichiarato che più volte aveva chiesto al Comune l'adeguamento del curvino, ricevendo risposte negative per l’eccessivo costo".

Ancora Biondi: "Poco credibile anche il fatto che i lavori non potevano essere fatti prima del campionato, visto il sold out dei biglietti di Curva Nord con gli abbonamenti poteva essere ridotta una parte della gradinata che non risulta mai sold out, fare i lavori al curvino e mantenere la capienza dello stadio sotto i 10mila spettatori. Cifra che fa da spartiacque per normative più stringenti". 

Marco Biondi conclude: "La realtà è che non c’era stata una volontà precisa di sistemare il curvino, altrimenti l’amministrazione non avrebbe parlato di cifre oltre il milione quando poi nel concreto si è speso 100mila euro. In conclusione felicità e soddisfazione per dei lavori che permettono il rientro del calore del tifo nelle partite casalinghe, riconoscendo che senza questa protesta questi lavori non sarebbero stati fatti, e rammarico perché potevano essere fatti prima senza attendere questi mesi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stadio, riapertura del curvino vicina: "Ma il Comune ha detto delle bugie sul costo dei lavori"

PisaToday è in caricamento