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Frattura 5 Stelle, Mannini tenta di 'cacciare' la Zuccaro: il Consiglio Comunale lo boccia

Clamorosa proposta del Capogruppo che chiede la sostituzione della consigliera comunale 5 Stelle dalla I Commissione di controllo. Durissima la reazione di tutte le forze politiche che abbandonano l'aula al momento del voto

Il 'colpo di scena' arriva poco dopo la metà di una seduta fino a quel momento scivolata via senza particolari 'sussulti'. Il Consiglio Comunale è chiamato a discutere e votare la delibera che prevede la sostituzione dei componenti nelle Commissioni consiliari di Controllo e garanzia, sostituzione che si è resa necessaria in seguito alle dimissioni di Giovanni Garzella dal gruppo consiliare 'Forza Italia-Pdl'. Ed è qui che va in scena la nuova puntata nella guerra tutta interna al Movimento 5 Stella pisano. 

L'EMENDAMENTO DI MANNINI. Gianfranco Mannini, capogruppo dei 5 Stelle in Consiglio Comunale, prende parola presentando un emendamento alla delibera stessa, nel quale si chiede la sostituzione in I Commissione consiliare di Controllo e garanzia dell'attuale rappresentante del M5S, Elisabetta Zuccaro, con lo stesso Gianfranco Mannini. "Una richiesta discutibile dal punto di vista della prassi politica - sottolinea il presidente del Consiglio Ranieri Del Torto - ma corretta dal punto di vista formale". Secondo il regolamento starebbe infatti al Capogruppo di una forza politica nominare nelle Commissioni di controllo i propri rappresentanti, ed è proprio su questo aspetto che punta la richiesta di Mannini, appoggiata dall'altro consigliere comunale 5 Stelle, Valeria Antoni, e concordata con il Meetup storico 5 Stelle.

DURISSIMA REAZIONE DEL CONSIGLIO. Affinchè l'emendamento possa passare deve prima essere votato dal Consiglio Comunale. La richiesta di Mannini provoca però il 'finimondo'. Si susseguono gli interventi di consiglieri e capigruppo di tutte le forze politiche, ognuno dei quali stigmatizza la richiesta avanzata da Mannini, chiedendogli di tornare sui suoi passi e di ritirare l'emendamento. "In tanti anni di Consiglio - affermano un pò tutti - non ci è mai capitato di affrontare una situazione del genere. La democrazia è un'altra cosa e una richiesta simile potrebbe provocare un precedente pericoloso. I panni sporchi vanno lavati in casa, non si può pensare di impegnare il Consiglio Comunale a prendere posizione rispetto a questioni che vanno risolte all'interno delle forze politiche".

LA POSIZIONE DELLA ZUCCARO. L'ultima ad intervenire è proprio la consigliera 5 Stelle Elisabetta Zuccaro. "Si tratta di un emendamento improvviso - afferma la Zuccaro - giunto senza nessun tipo di comunicazione nè confronto. L'obiettivo della politica è quello di trovare una sintesi tra posizioni contrastanti, a volte opposte. E quello che sta succedendo oggi è quanto di più lontano dalla politica possa immaginare. Da tempo chiedo una riunione del gruppo consiliare che non mi è stata concessa. Evidentemente abbiamo concetti diversi di democrazia. Contestare il fatto che ci possano essere voci maggioranza e di minoranza anche interne a un gruppo è preoccupante ed è una cosa contro la quale mi batto con tutta la mia forza. Per questo mi unisco alla richiesta dei miei colleghi e chiedo di ritirare l'emendamento".

LA RISPOSTA DI MANNINI. Terminato l'intervento della Zuccaro a prendere parola è di nuovo Mannini. "La Zuccaro - afferma il capogruppo 5 Stelle - mi ha sfiduciato e attaccato pubblicamente sulla stampa, e come persona non me la sento di confermare la fiducia a chi mi ha pugnalato alle spalle. Ora fa finta che tutto questo non sia mai accaduto, allora forse ho sognato? Chiedo al Consiglio un voto politico su questa vicenda, fiero di essere in 'splendida solitudine'".

LA SALA DEL CONSIGLIO SI SVUOTA. La seduta viene sospesa per alcuni minuti per dare tempo ai gruppi di consultarsi e decidere come votare. La decisione è unanime e quando si riprende, tutti i consiglieri, con l'esclusione di Mannini e Antoni, abbandonano l'aula al momento della votazione. Un segnale politico netto, che fa cadere il numero legale rendendo di fatto nullo l'emendamento presentato da Mannini.

"USATI METODI SQUADRISTI". Sulla vicenda interviene anche l'attivista del Meetup di riferimento della Zuccaro, già candidato nella lista dei 5 Stelle alle Amministrative 2013, Antonio Robbio. "Quella di oggi - attacca l'attivista - è una vera e propria azione squadrista portata avanti da una parte del M5S".  Secondo Robbio "la scissione in due diversi Meetup è avvenuta ad aprile", in seguito all'entrata nel Movimento 5 Stelle di Pisa "di una serie di personaggi che non hanno niente a che fare con la nostra forza politica, molti dei quali probabilmente 'orfani leghisti' che a Pisa non avevano un partito che li rappresentasse".

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