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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Palaia, Cambiare in Comune attacca: "Di leggero ci sono solo le tasche dei contribuenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

L’Amministrazione del Comune di Palaia ha approvato, nella seduta consiliare dello scorso venerdì 29 Agosto, il bilancio di previsione 2014 con la decisa e motivata opposizione della gruppo consiliare di minoranza.

Si è parlato tanto di scampata stangata tributaria, di bonus e incentivi ugualmente elargiti ai cittadini, ma la realtà, dati del bilancio alla mano, non è proprio quella che si vuol far credere e questo, al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale, i consiglieri di minoranza l’hanno espressamente dichiarato.

Per fare due semplici conti la Tasi (tassa per i servizi indivisibili) già di per sé sottrarrà dalle tasche dei cittadini del Comune qualcosa come 371.000,00 €.

Pur dando atto all’Amministrazione di aver optato,relativamente a tale tributo, per l’applicazione dell’ aliquota più bassa (1 per mille) si riteneva opportuno e necessario, visto che nello scenario delle imposte tributarie la Tasi è da ritenersi un “balzello” imposto, considerarlo già un sostanziale e importante sacrificio per i contribuenti.

Ma così non è e non sarà perché si parla di ulteriori 86.274,48 € che i cittadini del nostro Comune si ritroveranno a versare nelle casse comunali per andare a colmare anche quel buco che il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel mese di Luglio ha lasciato nella tesoreria di Palaia con un comunicato “inatteso” di un mancato trasferimento di contributi.

Questa di 86.200 € circa è la cifra che scaturisce dall’aumento dell’addizionale IRPEF deciso dall’Amministrazione, che appunto passa da un’aliquota fissa del 0,50% ad un’aliquota variabile per scaglioni che va in base all’ammontare del reddito, partendo da un’ aliquota minima dello 0,60% (già superiore quindi a quella fissa dello scorso anno) fino ad arrivare allo 0,80% (tetto massimo previsto per legge) per lo scaglione di reddito più alto. Sull’esenzione per i redditi da 0 a 10.000 € siamo pienamente favorevoli ma ci domandiamo quante situazioni mai potranno ricadere in questa casistica.

La considerazione che facciamo è che il principale errore per cui è stato necessario mettere di nuovo a dura prova i risparmi, già scarniti, delle famiglie, al fine di rimpinguare le casse comunali sempre più svuotate e prive di trasferimenti regionali e statali, è da ricercare nel passato, e precisamente nelle malsane strategie politiche del Partito Democratico che non hanno consentito, lo scorso 6-7 Ottobre 2013, l’istituzione del Comune Alta Valdera tra Capannoli, Palaia e Peccioli e il conseguente trasferimento di ingenti incentivi di carattere finanziario da parte di Regione e Stato, compreso lo sblocco del patto di stabilità.

L’assioma sempre più vero è che “a sbagliare è la politica ma a pagare sono i cittadini”. E se questo alla fine è il supplemento di contributi e di sacrifici indispensabile per tenere in vita il bilancio del Comune almeno non si parli di “nessuna stangata di fine anno”.

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