Fusione dei Comuni: il 6 e 7 ottobre cittadini alle urne per decidere il futuro
Stabilite le date del referendum con il quale i residenti potranno pronunciarsi sulla fusione dei Comuni di Lari e Casciana Terme, di Palaia, Capannoli e Peccioli e di Lorenzana e Crespina. Si parla di immediati vantaggi economici per i territori
Si svolgerà i prossimi 6 e 7 ottobre il referendum per la fusione dei Comuni di Casciana Terme e Lari, per quelli di Palaia, Capannoli e Peccioli e per quelli di Lorenzana e Crespina. E’ quanto stabilito, nei giorni scorsi, dal decreto del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Sono sette dunque i Comuni in provincia di Pisa interessati dal progetto di fusione. A seguito del decreto legge sulla spending rewiev i Comuni, infatti, saranno obbligati a procedere con il riordino delle funzioni fondamentali attraverso l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Adesso a decidere saranno i cittadini residenti attraverso l’esercizio del voto referendario come previsto dalla normativa.
"Avendo ben presente il contesto socio-economico in cui sono inseriti i territori e le popolazioni di Lari e Casciana Terme, che già in passato appartenevano ad un unico Comune, diviso poi nelle due attuali amministrazioni solo nel 1927 - spiegano i primi cittadini Mirko Terreni e Giorgio Vannozzi - è intenzione delle due amministrazioni lasciare ai cittadini la possibilità di pronunciarsi, con un referendum, circa l’opportunità della fusione del Comune di Casciana Terme e del Comune di Lari in un unico comune di oltre 12.500 abitanti. Si tratta di un percorso particolarmente innovativo che consente di risparmiare senza essere costretti a tagliare i servizi essenziali alle famiglie e ai cittadini".
Riduzione dei costi della politica ma non di rappresentanza democratica, immediati vantaggi economici per i territori, razionalizzazione e riduzione delle strutture amministrative, sviluppo unitario di un territorio. Questi alcuni degli immediati vantaggi che potrebbero derivare dalla fusione dei Comuni.