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Lavoratrici delle scuole 'Calandrini' a rischio esubero: "Gravi responsabilità dell'assessore Munno"

L'attacco arriva da Auletta (Diritti in Comune), Picchi (Pd) e Amore (M5S)

Il rischio di alcuni esuberi di lavoratrici degli appalti nei servizi educativi è sempre più concreto ed imminente. A lanciare l'allarme sono i consiglieri comunali Francesco Auletta (Diritti in Comune), Olivia Picchi (Partito Democratico) e Gabriele Amore (Movimento 5 Stelle). "E’ questo l’effetto combinato delle politiche della Giunta Conti in materia di servizi educativi frutto del processo di statalizzazione delle scuole comunali (ieri 'Agazzi', oggi 'Calandrini'), da noi duramente contestato così come dai sindacati e dalle famiglie, e della gara del secondo lotto per i servizi ausiliari nei nidi e nelle scuole d'infanzia comunali (dopo che la prima gara era andata deserta) pubblicata negli scorsi giorni e che non tiene in alcun modo conto di queste lavoratrici", commentano i tre esponenti politici.

"Le responsabilità dell'assessore Munno sono gravissime - proseguono - Pur sapendo da fine maggio del via libera dal prossimo anno scolastico alla statalizzazione delle 'Calandrini' non ha in alcun modo accolto la richiesta dei sindacati di considerare anche i possibili esuberi stanziando le risorse necessarie nella gara per evitarli; anzi ha dato il via libera alla stessa in assenza di un accordo con tutte le organizzazioni sindacali che hanno chiesto garanzie per tutte le lavoratrici senza distinzioni". Auletta, Picchi e Amore insistotno: "Inaccettabile è l’arroganza e la supponenza della esponente di Fratelli d’Italia nel trattare i sindacati, provando anche a dividere le lavoratrici, che invece in maniera compatta ed unitaria hanno chiesto risposte e tutele per tutte, difendendo la loro dignità e il loro lavoro".

"Ad oggi l’assessore non ha quindi in alcun modo risposto alla domanda posta da sindacati e lavoratrici su dove presteranno servizio il prossimo primo settembre e se avranno un lavoro. - e concludono - E la responsabilità è tutta politica, di chi governa il Comune e che pezzo dopo pezzo sta smontando quel che rimane dei servizi educativi comunali. La soluzione è semplice ed è una sola: non ci deve essere alcun esubero, e il Comune deve stanziare tutte le risorse necessarie affinchè questo sia garantito. Se la giunta non lo ha fatto è sua totale responsabilità, ed è inammissibile, che si provi a scaricarla sui sindacati e deve subito rimediare".

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