Scritte contro militari e forze dell'ordine, Gambini (FdI): "Gesto grave di odiatori violenti e incivili"
La capogruppo del partito in Consiglio comunale condanna il gesto compiuto nella notte tra il 2 e il 3 giugno
"Quello che è successo nella nostra città la notta successiva alla manifestazione contro la base di Coltano è di una gravità inaudita e per mano di odiatori, violenti e incivili": Giulia Gambini, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale condanna così gli imbrattamenti comparsi nottetempo su alcuni muri dei palazzi del centro nella giornata di venerdì 3 giugno. "Oltre alla gravità dei contenuti, per i quali esprimiamo massima solidarietà alle forze militari che sosteniamo con orgoglio e rispetto - prosegue Ga,bini - la nostra città ha subito un danno economico ingente, pari al costo necessario per rimuovere le vergognose scritte e che resterà a carico dei cittadini pisani, che non dimenticheranno certo".
"La nostra amministrazione si sta distinguendo dalle precedenti per un'attenta attività di contrasto al degrado e di rimozione delle scritte, portata avanti con determinazione dall'assessore di Fratelli d'Italia Filippo Bedini, al fine di restituire dignità e rispetto al volto della città. Subito cancelleremo ogni scritta, che rappresenta per la nostra città una ferita da rimuovere, e per questo dovranno essere spesi altri soldi che si aggiungono a quelli già spesi proprio per ripulire le stesse facciate violate di nuovo". La capogruppo di FdI conclude: "Mi aspetto che gli organizzatori della manifestazione prendano immediatamente le distanze dagli autori e stigmatizzino senza esitazione quanto successo nella notte tra il 2 e il 3 giugno, esprimendo anche solidarietà nei confronti delle forze dell'ordine: non farlo significhebbe condividere quanto successo e sarebbe un fatto ancora più grave. Come Fratelli d'Italia ci muoveremo con le altre forze di maggioranza anche in Consiglio comunale, presentando un atto ispettivo e una mozione di ferma condanna di quanto accaduto, che non potrà che avere l'unanimità alla luce della gravità di queste azioni violente".