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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Comprare sicuri online: la guida della Polizia Postale

Consigli e procedure da tenere a mente quando si compra su internet, specialmente nel periodo di offerte come quello natalizio

La Polizia riporta vari esempi delle truffe online più comuni.

Trading online

La truffa si articola nell'adescare e convincere il cittadino ad effettuare investimenti a basso rischio mediante acquisto di crypto valuta o partecipazione ad operazioni di trading online. I finti broker contattano le vittime prospettandogli investimenti a basso rischio ed alta rendita. Solitamente i contatti avvengono a mezzo comunicazione telefonica con prefissi sia italiani che della Gran Bretagna. Il sedicente broker convince la vittima ad effettuare un primo investimento, solitamente nell'ordine dei 250 euro, mediante pagamento con carta di credito. La cifra corrisposta in realtà serve ad effettuare la registrazione di un account di prova su piattaforme trading realmente esistenti. Detto account riservato all'investitore in realtà viene gestito dai truffatori che potendo inserire manualmente i profitti ottenuti mediante simulazione di investimento, fanno credere alla vittima di avere nell'immediato forti guadagni, incentivandola cosi ad investire ulteriormente.

Detto modus si protrae, con l'assistenza giornaliera del finto consulente, fino a quando la vittima per indisponibilità o per monetizzare chiede il ritiro del capitale. In detta circostanza gli viene riferito che il ritiro del capitale è subordinato al pagamento di una tassa che va dal 15 % al 26 % del capitale totale (investimento+profitto), falsa informazione che scoraggia l'utente ad effettuare ulteriori versamenti e a trovarsi nella posizione di non poter ritirare il capitale maturato, che tra l'altro non è comunque disponibile.

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