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Calcio

San Frediano celebra la vittoria degli Esordienti per 18 a 0 e scoppia la polemica

Dopo un post sulla propria pagina Facebook sono esplose le critiche nei confronti della società rossoblu

La linea di confine che separa l'educazione all'attività sportiva dal mancato rispetto dell'avversario, nel mondo del calcio, è molto sottile. Al punto che attorno a questo tema si dibatte da sempre e persino la federazione che norma le gesta dei grandi campioni, dei ragazzi e dell'attività di base, spesso deve intervenire per appianare dissapori e aspre critiche e chiarire situazioni al limite. Il caso principale che porta a discussioni e polemiche è fino a che punto possa spingersi una formazione, soprattutto nel calcio giovanile, in termini di punteggio senza rischiare di sfociare nella presa in giro dei rivali.

E' una questione parecchio spinosa, che in linea generale la federazione ha risolto togliendo il risultato 'secco' dalle sfide disputate tra le formazioni iscritte alla scuola calcio, dando l'indicazione di segnalare esclusivamente il punteggio complessivo dei tre tempi di gioco previsti per regolamento. Ecco peché, nel fine settimana appena trascorso, il post comparso sulla pagina Facebook ufficiale del San Frediano Calcio: la società rossoblu ha celebrato il 18 a 0 rifilato dai suoi Esordienti ai pari età del San Prospero Navacchio con tanto di foto dei piccoli calciatori nello spogliatoio al termine della gara, arricchito dai nomi dei marcatori.

La levata di scudi nei confronti della comunicazione del San Frediano è stata immediata. A rispondere in prima battuta è stata proprio la società 'rivale', che ha affidato il suo pensiero ai social: "Dopo uno dei tanti weekend passati sui campi da gioco, ci domandiamo quali siano i valori da esibire per una vera SCUOLA CALCIO. Vediamo sui social sventolare roboanti risultati per una gara di ESORDIENTI, con tanto di tabellino marcatori e foto di rito negli spogliatoi con giocatori e mister in posa. Per la nostra scuola calcio, nonostante su quasi tutte le categorie dal punto di vista tecnico ed agonistico siamo protagonisti ovunque da anni, l’unico trofeo da esibire è la gioia dei nostri piccoli calciatori nel giocare per i nostri colori, e in modo particolare abbiamo voglia di raccontarvi la storia della nostra squadra di esordienti".

"E' stata creata quest’anno, dalle ceneri di una buona categoria di 2010 e rinata attraverso la passione di alcuni bimbi di 11 e 12 anni (molti sono infatti 2011) - continua la società di San Prospero - che si sono avvicinati tardi alla pratica di questo sport rispetto alla consuetudine o che non si sono rassegnati all’idea di fare da spettatori in altre società. Grazie alla perseveranza, alla dedizione e all’impegno del San Prospero nel dar loro una nuova opportunità, questi BAMBINI tra mille difficoltà hanno trovato casa, e adesso possono partecipare a testa altissima al loro campionato".

"La società, che sta rinnovando la scuola calcio con ottimi risultati nel rispetto dei valori di inclusione, ha scelto per loro l’istruttore più rappresentativo, Emiliano Niccolini, proprio perché consapevole che il cammino da percorrere è più duro rispetto alle altre categorie, ringraziandolo di cuore per aver sposato in tutto e per tutto la causa. I nostri esordienti hanno già vinto, ancora prima del fischio di inizio di un arbitro che non c’è, poiché restiamo nel perimetro della SCUOLA CALCIO dove il risultato sportivo dovrebbe essere ininfluente. Per il resto, confidando nella presa di posizione della FIGC nel merito, a noi bastano le parole a caldo e a titolo personale del nostro istruttore della categoria 2013, che condividiamo".

Gabriele Fiori, istruttore della categoria 2013 del San Prospero, ha sottolineato: "Questo è il valore di alcune 'scuole calcio' del territorio. Non tanto per l'enfasi che si dà a un risultato che non è neppure omologato vista la categoria, ma per l'evidente scherno nei confronti di una squadra letteralmente risorta dalle sue stesse ceneri, grazie allo sforzo di una società che non si è arresa all'idea di lasciare bambini di 11 e 12 anni senza il loro campionato".

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