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Cronaca

34 imprese, 180 addetti, 13 milioni di fatturato: le spin off del Sant’Anna raccontano i successi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

34 imprese attive, circa 180 addetti qualificati e 13 milioni di euro annui come fatturato: questi dati scattono una fotografia dai contorni già nitidi, suppure a livello macro, sulle imprese spin off che la Scuola Superiore Sant’Anna ha contribuito a far nascere dal 1991 a oggi. Il racconto per immagini delle sfide, dei successi, dei progetti più rilevanti in termini di innovazione, dei prossimi obiettivi di molte di queste imprese è ora sintetizzato in un video presentato oggi in anteprima alla presenza del rettore Pierdomenico Perata, del direttore dell’Istituto di BioRobotica Paolo Dario, del delegato al trasferimento tecnologico Andrea Piccaluga, durante una “prima visione” che ha coinciso con la lezione inaugurale del corso che vuole insegnare proprio come “fare impresa”, tenuto dallo stesso Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese, da Alberto di Minin, ricercatore in Economia e gestione delle imprese e Consigliere del Ministro Maria Chiara Carrozza, da Andrea Paraboschi, dottorando del Sant’Anna Il video è stato progettato dal Servizio di supporto agli Istituti di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna, in particolare dalla Valorizzazione Ricerca, insieme all’Ufficio informazione e comunicazione istituzionale ed è stato prodotto da GranducatoTv di Livorno, con il contributo della Regione Toscana (Poli di Innovazione Politer e Pierre – POR Creo FESR 2007-2013).

Non è stata casuale la scelta di proiettare questo video a margine della prima lezione del corso tenuto da Piccaluga, di Minin, Paraboschi e intitolato “High technology business venturing”. Dottorandi e studenti, i destinatari, seguiranno lezioni tanto con docenti del Sant’Anna e di altre istituzioni universitarie quanto con “uomini d’impresa” che racconteranno la loro esperienza. I partecipanti riceveranno quindi conoscenze e competenze di base per avviare imprese ad alta tecnologia. Allora quale testimonianza diretta e più efficace se non ascoltare le testimonianze di chi, partendo dall’esperienza, dalle competenze e dai risultati accumulati nei laboratori e negli Istituti di ricerca, si è trasformato – con successo – in imprenditore, creando un’azienda spin off e affrontando il mercato?

Il video e la proiezione sono serviti anche a contestualizzare con maggiore chiarezza la realtà delle spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, confermando la giusta direzione in cui si sta muovendo per attuare quella che viene definita la sua “terza missione”, ovvero il trasferimento tecnologico. La prima impresa spin off è nata nel 1991 e da allora si è sviluppata al punto da diventare un gruppo che oggi impiega circa 50 persone e che, da sola, fattura circa 5 milioni di euro. Dal 1991 sono state costituite in media due nuove imprese l’anno, formando oggi la realtà di 34 imprese attive, con 180 addetti qualificati e il fatturato di circa 13 milioni di euro. “I  settori di appartenenza di queste imprese – commenta Andrea Piccaluga - riflettono le specificità tecnologiche della ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna:  l’automazione industriale e la robotica, il biomedicale, l’ict (Information communication technology, Ndr)  e una componente dedicata ai servizi di consulenza in campo aziendale, dell’energia e dell’ambiente, della progettazione e della comunicazione. Il 76,5 per cento delle aziende ha sede in Toscana ,con una forte concentrazione nell’area Pisa – Pontedera; le altre sono localizzate per lo più nel centro Italia. Il video che oggi proiettiamo e per il quale dobbiamo ringraziare le oltre venti imprese che vi hanno partecipato, oltre ai soggetti finanziatori , è un supporto utile per il corso ‘High technology business venturing’. In trenta ore di lezione – aggiunge Piccaluga – affronteremo temi come la gestione dell’innovazione,  la proprietà intellettuale e la redazione dei business plan d’impresa,  per trasmettere ai partecipanti gli elementi fondamentali per dare forma alle proprie aspirazioni imprenditoriali. Magari – conclude – nei prossimi video parleranno da imprenditori quelli che oggi sono studenti. Se fosse così avremmo vinto la nostra scommessa”.
 

Un estratto dal video è disponibile su https://www.sssup.it/webtv_channel_rass_stampa.jsp?id_context=43623&ID_LINK=10156&area=193

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