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Cronaca

Coronavirus a Pisa, il sindaco: "Situazione molto seria, più ricoveri che nel primo lockdown"

Il primo cittadino ha fatto il punto in una diretta Facebook sull'evolversi della pandemia, chiedendo sostegno al Governo

Nuovo aggiornamento in diretta Facebook questa sera, lunedì 9 novembre, da parte del sindaco di Pisa Michele Conti che evidenzia via social tutta la sua preoccupazione per una situazione complessa, ma anche la fiducia che, con l'impegno di tutti, "ce la faremo".
"E' una situazione molto seria - esordisce Conti - oggi abbiamo 192 persone ricoverate per Covid negli ospedali Cisanello e Santa Chiara, di  queste 157 sono pazienti ordinari. Negli ultimi 7 giorni sono stati 463 i nuovi casi, oggi sono 44". Ma c'è un dato ben sottolineato dal primo cittadino che dà l'idea del momento in cui ci troviamo: "Nel primo lockdown i ricoveri massimi erano stati 186, oggi sono 192 - afferma cupo Conti - i vertici dell'Azienda ospedaliera stanno facendo il possibile per cercare nuove soluzioni per la tenuta del sistema sanitario, noi abbiamo fiducia in loro ma nello stesso tempo siamo consapevoli che dobbiamo preparare un piano che funzioni per i prossimi 4-6 mesi". "Abbiamo rilevato grandi criticità nel sistema dei tamponi, ci sono cittadini che hanno avuto la fine del loro isolamento dopo 40 giorni. Questo è un aspetto su cui dovremo fare chiarezza - afferma il sindaco - rileviamo poi mancanca di personale sanitario, anche se su questo la situazione sta lentamente migliorando".

Poi una riflessione sul passaggio alla zona arancione della Toscana, con maggiori limitazioni agli spostamenti e la chiusura di bar e ristoranti. Da qui un appello al Governo affinchè intervenga celermente con i ristori, "altrimenti ci troveremo in una morsa tra la problematica sanitaria e quella economica". "Proprio oggi - rende noto Conti - abbiamo avuto un incontro in Commissione consiliare con il professor Francesco Menichetti (direttore dell'Unità operativa di Malattie Infettive dell'Aoup, ndr), il quale ha detto che c'è bisogno di reagire a livello locale, di non considerarsi già sconfitti, ma anche di chiedere a livello centrale supporto, risposte certe e misurabili".
Infine un messaggio di fiducia in questo momento particolarmente complicato: "Se ci atteniamo alle regole, ce la possiamo fare, dobbiamo impegnarci tutti affinchè la curva diminuisca".

La Toscana diventa zona arancione

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