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Cronaca

Cultura: apertura straordinaria della Torre Guelfa per celebrare il Pisa Book Festival

Il monumento è visitabile gratuitamente per tutta la giornata di domenica 1° ottobre

In occasione del Pisa Book Festival, che si svolge anche quest’anno agli Arsenali Repubblicani, il Comune di Pisa ha previsto l’apertura straordinaria della Torre Guelfa per domenica 1° ottobre in due fasce orarie: al mattino dalle 10 alle ore 13 e nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18. "L’edizione del Pisa Book Festival 2023 vede coinvolti tutti i principali monumenti che gravitano nell’area della Cittadella - dichiara l’assessore alla cultura Filippo Bedini - La novità di quest’anno è l’utilizzo del Fortilizio per le presentazioni e le conferenze collegate al Festival. Abbiamo pensato, nel giorno che presumibilmente registrerà la maggior affluenza di pubblico, di offrire la possibilità a pisani e turisti di poter visitare la bellissima Torre Guelfa, dalla quale è possibile anche godere di una prospettiva insolita e suggestiva della città in generale e dei lungarni in particolare".

CENNI STORICI. L’alta Torre Guelfa sorge in una delle zone più suggestive di Pisa, la Cittadella Vecchia, e con il suo inconfondibile profilo per secoli ha attirato l’attenzione di quanti hanno soggiornato in città o semplicemente passeggiato sui lungarni. Qui infatti agli inizi del 1200, in seguito alle numerose ed importanti vittorie riportate dalla sua flotta in tutto il bacino del Mediterraneo, la Repubblica Pisana riunì in unico ampio spazio le intense attività cantieristiche. La scelta ricadde sulla zona più ad ovest della città, nei pressi del monastero di San Vito (un’importante istituzione religiosa ora distrutta e testimoniata solo dall’omonima chiesa, più volte trasformata nel corso dei secoli), dove esistevano già delle infrastrutture portuali fin dal secolo precedente.

La zona, detta Tersana o Tersanaia da terzarolo, la più piccola delle tre vele latine delle galere, fu interessata da imponenti lavori che procedettero con una certa lentezza; tuttavia, nel 1264 il nuovo arsenale repubblicano, oltre ai rimessaggi ed agli scali, comprendeva anche una piccola chiesa, dedicata alle Sante Barbara e Reparata, che fu solennemente benedetta dall’arcivescovo Federico Visconti.

Delle strutture duecentesche oggi restano gli archi di mattoni inseriti nel muro di difesa lungo l’Arno, oltre alle trecentesche arcate tamponate dei capannoni; questi ultimi erano disposti a losanga per sfruttare la presenza dello scomparso fiume Auser che, prima di sfociare in Arno, attraversava la zona fungendo da canale di varo e d’attracco delle imbarcazioni.

Al momento della prima dominazione fiorentina (1406) i nuovi signori di Pisa trasformarono definitivamente le strutture dell’arsenale repubblicano e realizzarono quella che successivamente sarebbe stata chiamata Cittadella Vecchia, per distinguerla dalla Cittadella Nuova, l’attuale Giardino Scotto, edificata a partire dal 1440 nell’angolo opposto della città. Ai primi anni del Quattrocento risale anche la costruzione dell’alta Torre Guelfa, cosiddetta in opposizione alla preesistente Torre Ghibellina, conclusa nel 1290 nell’angolo sudovest della Tersana, oggi scomparsa.

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