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Cronaca

Assoluzione Buscemi, parla il fratello consigliere: "Sbagliato fare paragoni"

Il consigliere di Forza Italia Riccardo Buscemi interviene sulla vicenda con una lettera inviata agli organi di stampa

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere di Forza Italia Riccardo Buscemi riguardo l'episodio avvenuto nell'ultimo consiglio comunale.

"Mi ero ripromesso di osservare in religioso silenzio, per rispetto al ruolo politico ed istituzionale che rivesto, l’evolversi della vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto, suo malgrado, mio fratello Andrea, finalmente assolto dopo un lungo processo. Ho osservato questo silenzio nei momenti brutti ed in quelli belli, limitandomi a sobri festeggiamenti familiari dopo l’assoluzione. Ma quando giovedì scorso, in Consiglio Comunale, dibattendo la mozione contro i tagli governativi ai Centri Antiviolenza, la discussione è pericolosamente scivolata abbinando in maniera impropria ed inopportuna gli episodi sessisti contro le donne successi a Colonia e l’omicidio a Firenze di Ashley Olsen al reato di cui era accusato Andrea e per il quale è stato assolto, non ho potuto fare a meno di infrangere il mio proposito".

"E ho gridato la mia protesta, perché da una parte ci sono gravi, evidenti e incontrovertibili episodi di violenza da condannare; dall’altra un’ipotesi di reato risultata infondata, che nulla ha a che fare con quegli episodi, nonostante la gogna mediatica a cui è stato sottoposto in questi anni mio fratello e il boicottaggio promosso da alcuni esponenti del 'Palazzo'. Non è un caso che alcuni giornali all’indomani dell’assoluzione hanno titolato 'colpo di scena!', sicuramente tratti in inganno dal clima ostile che era stato alimentato da tutte quelle persone che si sono mobilitate contro di lui, perché famoso, attore, ironico, forse perché rappresenta un’icona da colpire, ma che non hanno mosso un solo dito per scrivere un comunicato stampa o promuovere una fiaccolata contro i gravi fatti di Colonia o l’assassinio di Ashley Olsen".

"Ma contro Andrea Buscemi, eppure impropriamente associato a quei criminosi episodi, quelle stesse persone si sono mobilitate, eccome!!! Ecco perché non potevo stare zitto ed ecco perché scrivo ai giornali, con preghiera di pubblicazione, perché tutta la città apprenda di questa forzatura inaccettabile e mostri tutta la propria esecrazione. In futuro vorrei continuare ad osservare con istituzionale distacco la vicenda di Andrea, ma non esiterò, per rispetto a quelle stesse istituzioni di cui faccio parte, a protestare e a sottolineare le eventuali e grossolane forzature, soprattutto quando queste vengono fatte nelle sedi delle istituzioni per le quali nutro profondo rispetto e devozione".

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