San Giuliano: fallito il tentativo di sgombero del campo rom di Colignola

Non ha avuto buon esito il tentativo di sgombero di questa mattina del terreno occupato dai rom a Colignola. Una nutrita rappresentanza del corpo di Polizia Municipale di San Giuliano Terme si è presentata in golena d’Arno per provvedere a liberare il terreno di proprietà privata dove da oltre dieci giorni si sono accampati i Rom  provenienti dal ponte delle Bocchette di Pisa.
Sono state circa 100 le persone, che sono state identificate e che fanno parte del gruppo che occupa il campo, fortemente sollecitate a smantellare i rifugi di fortuna costruiti fra i canneti.

Gli agenti presenti, che hanno lungamente dialogato sia con i cittadini romeni che con i rappresentanti delle associazioni ed un parroco presenti sul posto, si sono dimostrate insufficienti a far valere l’ordinanza firmata dal sindaco di San Giuliano Terme Paolo Panattoni.

“L’intervento di questa mattina fa seguito a quelli avvenuti quotidianamente e da oltre una settimana da parte degli agenti della Polizia Municipale” commenta il sindaco Panattoni.

“Non è nostra intenzione - sottolinea il sindaco - esercitare prove di forza contro nessuno ed il nostro atteggiamento di questi giorni lo ha sicuramente dimostrato. E’ altrettanto chiaro che quel terreno privato deve essere liberato da cose e persone il prima possibile. E che questo deve avvenire, nell'interesse e per la tutela di tutti, in tempi brevi. In modo volontario, come noi auspichiamo, o in maniera coercitiva e con l’ausilio delle altre forze dell’ordine. Vorremmo evitare questa ultima soluzione ma abbiamo a disposizione poco tempo".

“Ho letto molte cose sui giornali, alcune con particolare attenzione e vicinanza - prosegue il primo cittadino - ma sinceramente credo che chiunque voleva  mettere a disposizione il suo aiuto concreto  in questi giorni aveva  la possibilità di farlo. Oltre alla solidarietà, abbiamo bisogno di fatti concreti e non più di parole, che da sole non possono aiutare i rom.  E' chiaro a tutti che le carenze  finanziarie dei comuni, drammaticamente peggiorate nell'ultimo anno, non ci permettono di fronteggiare da soli emergenze come queste, che in altre occasioni siamo stati in grado di gestire”.