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Cronaca

Studenti presi a manganellate dalla Polizia, il sindaco: "Chiunque deve essere libero di manifestare il proprio pensiero"

Profonda amarezza per l'episodio avvenuto venerdì mattina in via San Frediano è espressa dal sindaco Conti e dal rettore dell'Università Zucchi, oltre che da Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore, e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna. La senatrice Zambito annuncia un'interrogazione al ministro

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"Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore". Ad intervenire sui fatti di violenza avvenuti questa mattina, 23 febbraio, a due passi dalla Scuola Normale, dove un gruppo di manifestanti, perlopiù studenti, sono stati caricati dalla Polizia di Stato, è il primo cittadino della città della Torre Michele Conti che subito dopo gli episodi ha chiamato il questore e il prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto.

"A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto - sottolinea Conti - così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero".

Cariche agli studenti: le reazioni

E mentre la senatrice pisana del Partito Democrativo Ylenia Zambito annuncia un'interrogazione al ministro dell'Interno Piantedosi "per avere chiarimenti sui gravissimi fatti", ad esprimere preoccupazione è il rettore dell'Università di Pisa Riccardo Zucchi: "In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, l'Università di Pisa auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme". L'Ateneo, riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, "ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico dell'ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Il rettore informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale.

“Siamo profondamente turbati da quanto avvenuto oggi a Pisa e Firenze ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti. Come cittadini, genitori, rettori di università, riteniamo che l’uso della violenza sia inammissibile di fronte alla pacifica manifestazione delle idee - sottolineano Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore, e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna - auspichiamo che si possa fare presto chiarezza sulla dinamica dei fatti e chiediamo le motivazioni che hanno spinto le forze dell’ordine ad agire con tale durezza contro studentesse e studenti, anche minorenni, alcuni dei quali hanno riportato contusioni. Fatti come questi non possono e non devono ripetersi. E' particolarmente grave che alcuni di questi episodi abbiano avuto come sfondo la piazza dei Cavalieri di Pisa, luogo simbolo del libero pensiero e della libera ricerca. La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna, istituzioni fondate sui valori della democrazia, del dialogo, e della libertà, chiedono che si mettano subito in atto tutte le misure necessarie a tutelare la libertà di espressione e a favorire il ritorno alla calma".

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