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Cronaca Crespina

Parte il progetto da oltre un milione di euro per la Casa della Comunità di Crespina Lorenzana

Cerimonia della consegna simbolica dei lavori alla presenza del presidente della Toscana Eugenio Giani

E’ stato presentato ieri, 29 marzo, il progetto di realizzazione della Casa della Comunità (CdC) 'Spoke' di Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa. Si tratta di un presidio sanitario che sarà aperto H24, completo di numerosi ambulatori e servizi, incardinato nel sistema del servizio sanitario regionale. I lavori, ha detto il sindaco Thomas D’Addona, "partiranno tra poco e dureranno circa un anno".

Tra le autorità presenti alla cerimonia: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Crespina Lorenzana Thomas D’Addona, insieme ai sindaci di Orciano Pisano Giuliana Menci e di Fauglia Alberto Lenzi, insieme anche all’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini. Per l'Azienda sanitaria hanno partecipato la direttrice dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, la direttrice della Sds pisana Cristina Laddaga. Presenti anche alcuni rappresentati dei servizi socio-sanitari e delle associazioni di volontariato.

Il progetto: numeri e caratteristiche

Il costo complessivo è di un milione e 100mila euro. Ad occuparsi dell’intervento, come ditta esecutrice, la RTI composta da Betonterra costruzioni S.r.l. con sede in San Giuliano Terme (PI) via delle Conserve, 4 (mandataria) e Termoidro S.n.c. ed Elettroinstallazione S.r.l. (mandanti). L’area sulla quale sorgerà la nuova Casa della Comunità 'Spoke' è ubicata in via Karol Wojtyla - località Pian di Laura, a sud-ovest del Comune di Crespina Lorenzana. La nuova struttura sanitaria a servizio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest sarà composta da un fabbricato di ampiezza di circa 500 metri quadrati, con ambulatori medici di gruppo 1, servizi igienici, depositi, sale attesa e uffici amministrativi, il tutto dotato di un parcheggio pertinenziale asfaltato.

I servizi offerti comprenderanno un’équipe multiprofessionale costituita da medici e pediatri di famiglia, medici di continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali interni (SAI), presenza medica H24 - 7 giorni su 7, punto unico di accesso (PUA), punto prelievi, servizi diagnostici, ambulatoriali specialistici ed infermieristici inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), sistema integrato di prenotazione collegato al Cup aziendale, servizio di assistenza domiciliare di base, incentivazione alla partecipazione della comunità anche attraverso le associazioni di cittadini e volontariato. Altre attività che vi si possono svolgere sono programmi di screening, assistenza sociale, servizi per la salute mentale e le dipendenze, medicina dello sport, consultorio, vaccinazioni.

La struttura dell’edificio rispetta le linee guida della bioarchitettura. E’ pensata in legno, con elementi prefabbricati e composta da struttura a telaio, con struttura portante in travi e pilastri in legno lamellare, posata su fondazioni in cemento armato. Questa soluzione propone il rispetto di alcuni requisiti quali il risparmio energetico, l’abbattimento dell’inquinamento acustico, la resistenza al sisma, l’utilizzo di alta tecnologia ed i materiali eco sostenibili. Tale tipologia scelta, fa riferimento ad un materiale proveniente interamente dalle foreste abbattute dalla tempesta di Vaia del 2018 in Trentino. Tale performance consente di rientrare all’interno dei requisiti espressi nelle direttive dei Criteri Ambientali Minimi. E’ previsto di sfruttare una parte di copertura per pannelli fotovoltaici al fine di lavorare in sinergia con la pompa di calore ed ottenere una struttura sostenibile. Ci sarà anche un sistema di recupero delle acque meteoriche attraverso una rete appositamente dedicata.

Il progetto della Casa della Comunità di Crespina Lorenzana

I commenti

"Quello di oggi è un momento importante per tutti noi - sottolinea il presidente Giani - grazie ad una costante sinergia tra Regione, Azienda sanitaria e Comuni è possibile concretizzare progetti di questo tipo, finanziati con i fondi Pnrr. Attraverso la realizzazione della Casa della Comunità, si crea un luogo di aggregazione fondamentale, in cui operano medici, infermieri di famiglia e altri specialisti ambulatoriali. Già dal 2018 avevamo impostato una legge regionale di riorganizzazione delle Case della Salute, che ha rappresentato un’esperienza molto positiva, tanto che la Toscana, insieme all’Emilia Romagna, è stata presa come modello a livello nazionale".

"Oggi siamo a presentare un progetto importante e molto atteso per il nostro territorio - afferma il sindaco D’Addona  la Casa della Comunità rappresenta un luogo essenziale per la presa in carico dei pazienti e per valorizzare maggiormente il ruolo della sanità territoriale. I nostri cittadini e quelli dei comuni vicini di Fauglia e Orciano, con cui lavoriamo sempre a stretto contatto, avranno servizi in più. Abbiamo scelto questa ubicazione perché baricentrica. Ringrazio per la proficua collaborazione la Regione e l’Azienda sanitaria, che ha realizzato un progetto, che adesso diventa di tutti. Noi, infatti, abbiamo colto subito questa possibilità, facendo una variante e mettendoci a disposizione per un’iniziativa destinata a far migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. I lavori partiranno tra poco e dovrebbero durare circa un anno". 

"Esprimo grande soddisfazione - sottolinea la direttrice Casani - per il processo di programmazione delle Case delle Comunità che sta procedendo velocemente in molti territori della nostra Asl, tra cui appunto l’ambito di Pisa. Oggi diamo avvio a un altro cantiere di lavori, per la realizzazione della Casa della Comunità di Crespina Lorenzana. Realizzare una struttura così importante significa investire per il futuro e venire incontro alle esigenze della cittadinanza. La Casa della Comunità può infatti essere definita un faro sempre accesso per il cittadino, un luogo in cui è possibile trovare risposte o essere indirizzati verso il servizio più adeguato e in questo caso specifico si tratta proprio di un servizio nuovo, che si va ad aggiungere agli altri già presenti: qui sul territorio pisano sono presenti ben 6 Case delle Comunità. Quella di Crespina Lorenzana sarà di tipologia 'Spoke' e lavorerà in rete con le altre strutture territoriali e in integrazione con gli ospedali".

"Questo progetto - aggiunge Cristina Laddaga, direttrice della Sds Pisana - contribuisce ad arricchire l’offerta presente nel nostro territorio e soddisfare i bisogni di salute della popolazione secondo il modello di sanità di prossimità, così come definito dal DM 77.  Le nostre parole d’ordine devono essere integrazione e lavoro in rete. Con questa consegna dei lavori alla ditta per la Casa della Comunità di Crespina Lorenzana entriamo in una fase più operativa. Adesso il nostro compito, difficile ma intrigante, è quello di riempire di contenuti questa struttura, per garantire servizi socio-sanitari adeguati alle esigenze della cittadinanza".

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