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Cronaca

Profughi ed epidemie, l'Azienda Sanitaria rassicura: "Nessun rischio"

Grazie all'attivazione di un protocollo sanitario tra i vari enti coinvolti nella gestione dell'emergenza, lo stato di salute dei migranti arrivati in provincia è monitorato. Dopo una prima visita di controllo, vengono sottoposti ad esami diagnostici

Accoglienza migranti africani: nessun rischio sanitario. Dopo gli assessori comunale e provinciale al Sociale, rispettivamente Sandra Capuzzi e Silvia Pagnin, interviene anche l'Usl 5 di Pisa sulla paura della diffusione di epidemie (la notizia ha fatto il giro dei social network), legate all'arrivo dei profughi nella nostra provincia, che circola tra la popolazione. L'Azienda Sanitaria infatti spiega lo scrupoloso procedimento a cui sono sottoposti i migranti.

E' stato infatti attivato un protocollo operativo per il ricevimento dei gruppi in entrata nel territorio dell’Azienda Usl 5, al fine di tutelare la loro salute e quella della popolazione residente. Si tratta di una procedura concordata che prevede l’intervento dell’Azienda Usl 5 entro le prime 24 ore dalla ricevuta comunicazione, da parte delle strutture preposte, di nuovi arrivi: tramite i servizi territoriali si procede all’invio di una guardia medica o di un medico del 118 per visitare tutti i soggetti presenti in un apposito elenco nominativo.
Questa prima visita medica è finalizzata all’individuazione di eventuali patologie infettive (cutanee e/o polmonari), secondo i criteri definiti nel protocollo operativo di sorveglianza sui migranti elaborato dal Ministero della Salute, e all’individuazione di eventuali prescrizioni farmacologiche ove necessario.

Successivamente alla visita di primo ingresso, i soggetti saranno sottoposti ad esami diagnostici, sempre tesi all’esclusione o all’individuazione precoce di patologie infettive. Il protocollo stabilisce inoltre una procedura di monitoraggio mensile, utile a controllare l’andamento dell’attività e segnalare eventuali criticità. Oltre all’Azienda USL 5 di Pisa, attraverso il Dipartimento di prevenzione, l’Unità funzionale igiene pubblica e nutrizione, il Dipartimento emergenza urgenza e la Farmacia territoriale, il protocollo prevede il coinvolgimento di Società della Salute, Prefettura, Questura, Protezione Civile, Croce Rossa, Associazioni di Volontariato e Provincia di Pisa.

La stessa Provincia, dopo la riunione di ieri appunto fra tutti i soggetti che concorrono alla gestione delle operazioni di accoglienza (due i temi salienti trattati: lo screening sanitario completo di tutti i migranti del secondo gruppo per escludere la presenza di malattie infettive e contagiose; la tutela e la profilassi degli operatori, pubblici e privati, a contatto con i migranti stessi), ha intanto proceduto alla sanificazione dei siti preposti alle funzioni di ospitalità.

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