rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Incuria, posti auto insufficienti, degrado, ma i residenti di Santa Maria promettono: "Non ci farete sparire"

In una assemblea il Comitato di Quartiere ha raccolto tutte le problematiche e i disagi affrontati dagli abitanti

Si è svolta nei giorni scorsi nella Sala 'Ida Maria Marchesini' del Royal Victoria Hotel una assemblea straordinaria dei residenti, convocata dal Comitato del Quartiere di Santa Maria sul tema 'Bisogna apparire per non sparire'. Coordinato dal vicepresidente Paolo Mioni, l’incontro si è reso necessario per discutere sulla difficile situazione nella quale si trova il quartiere, ascoltando la voce dei cittadini.

In apertura, il presidente Francesco Pozzi ha illustrato l’andamento dei lavori stradali in corso per riqualificare l’asse da piazza dei Cavalieri a via Santa Maria, con una nuova pavimentazione in pietra arenaria, partiti lo scorso 18 settembre. "Secondo l’amministrazione verranno create aree ben definite per la circolazione veicolare e aree per il passaggio pedonale, in maniera tale da mettere in sicurezza le utenze deboli ed abbattere le barriere architettoniche - ha commentato Pozzi - I cittadini, pur riconoscendo l’importanza dei lavori attesi da un decennio, si attendono che portino ad un effettivo miglioramento della qualità della vita e che, per quanto riguarda la viabilità, sia ripristinata quella antecedente ai lavori, perché l’attuale è insostenibile per la vivibilità del quartiere".

"Dopo la realizzazione delle prime fasi dell’intervento, con il rifacimento del lastricato di via Corsica e piazza Buonamici, il cantiere si è spostato in via dei Mille, per poi concludersi in piazza Cavallotti, cambiando, per l’appunto, radicalmente la viabilità nel quartiere Santa Maria. Altre strade come via Galvani e via Volta sono dissestate ed attendono un intervento per ora non programmato" ha ricordato il presidente del Comitato.

A fronte della carenza di informazioni dettagliate da parte del Comune, il Comitato ha distribuito ai presenti un 'Vademecum di sopravvivenza' con un'apposita mappa per agevolare la vita quotidiana. Nella seconda parte dell’assemblea è stata affrontata la vivibilità presente e futura nel Quartiere con osservazioni e proposte di intervento su mobilità, parcheggi, permessi, percorsi turistici e area pedonale, da far valere nelle sedi competenti.

Nei numerosi e spesso appassionati interventi dei cittadini presenti sono emerse le croniche difficoltà oggi esistenti e una visione poco rosea del futuro. In tema di permessi nella ZTL, è stata unanime la richiesta di una revisione drastica delle regole delle concessioni, a cominciare dai clienti degli alberghi e dei B&B, che finiscono per occupare i pochi spazi disponibili, fino alla concessione dell’accesso degli NCC a servizio dei clienti degli alberghi all’interno dell’area pedonale, mentre ai residenti è negato il permesso per visite di assistenza agli anziani e temporaneamente inabili.

"E’ stato concesso perfino l’ingresso a pagamento di organizzazione eventi per gli hotel e persiste lo spazio di via Cardinal Maffi occupato da trenini turistici a trazione diesel altamente inquinante - ha denunciato il Comitato - I residenti, invece, possono entrare e sostare in via Santa Maria solo nella fascia oraria dalle ore 20 alle ore 9.30 dal 1° aprile al 30 settembre e dalle ore 19 alle 9.30  dal 1° ottobre al 31 marzo, ma solo quelli abitanti nel primo tratto, mentre quelli che si trovano vicino al Duomo solo dalle 7 alle 9.30, nonostante le ripetute richieste di un trattamento uniforme per le operazioni di carico e scarico".

Secondo i dati forniti dal Comune, come riporta il Comitato, nella ZTL Nord, comprendente il Quartiere di Santa Maria e quello di San Francesco, ci sono 7.810 permessi per accedere, di cui quelli assegnati ai residenti sono 3.863 (meno della metà). I posti auto disponibili per entrambi i quartieri si fermano a 1.300, di cui circa la metà in Santa Maria (650). "Diventa quindi paradossale parlare ancora di una zona a traffico limitato che avrebbe dovuto limitare il traffico veicolare e ridurre l’inquinamento atmosferico" è stato il commento dei presenti all'assemblea.

Molti residenti hanno chiesto quindi che la concessione sia data gratuitamente ai residenti, anche per la grave assenza di servizi essenziali. "Manca anche un adeguato sistema di trasporto urbano ed è incerto il destino della navetta E, ora soppressa. Sono carenti l’illuminazione, le telecamere di videosorveglianza e i controlli in uscita. Non esistono poi scuole primarie, parchi gioco per bambini e ritrovi per anziani (tranne il piccolissimo spazio in piazza Dante, richiesto dai residenti), incentivi alle giovani coppie. Si è ancora in attesa di nuovi parcheggi".

Ancora dal Comitato: "A proposito di sosta, gli stalli gialli riservati esclusivamente ai residenti, vengono raramente rispettati, a causa della mancanza di un sistematico controllo. E’ stato proposto di fornire una vetrofania gialla con i dati del permesso da esporre nell’auto, che evidenzi il residente e consenta anche a chi abita lì di verificarne il rispetto, una misura già presente nelle città vicine di Firenze, Livorno e Lucca".

Ma la preoccupazione principale dei residenti riguarda cosa accadrà alla fine dei lavori. "Anche via dei Mille entrerà nell’area pedonale? La viabilità attuale è insostenibile nella lunga durata e se adottata, a regime, comporterebbe un ulteriore spopolamento del quartiere. In piazza Buonamici scomparirà il parcheggio auto e rimarranno i tavolini dei bar e dei ristoranti?".

"Continuerà il bazar in via dei Mille con un'invasione degli spazi da parte degli esercizi commerciali, anche con strutture fisse che sono irregolari? Avremo ancora l’invasione ininterrotta dei mezzi, di imponenti dimensioni, di rifornimento, senza un limite orario? Le principali vie d’accesso alla piazza del Duomo, patrimonio Unesco dell’Umanità, saranno ancora ostacolate da furgoni di vendita di generi alimentari, che impediscono la visione dei monumenti?".

"Questi problemi, uniti ad altri come la malamovida, lo spaccio di droga, i furti, i danneggiamenti, la folle velocità dei mezzi nelle strette strade e il degrado urbano, tra cui la carenza dei punti di raccolta dei rifiuti per le attività commerciali, lo svuotamento dei cassonetti dei mezzi Geofor in orari improbabili (la mattina alle 8 quando le persone si recano a lavoro o accompagnano i bambini a scuola) e la sporcizia che si accumula in alcune strade, rendono impossibile la permanenza nel quartiere, che si sta spopolando, come del resto la stessa città di Pisa. Dai lontani 104.509 abitanti del 1981 è passata a 89.000 nel 2021".

"L’Università stessa sta allontanandosi massicciamente dal centro storico, con nuove strutture di studio e di ricerca in periferia, lasciando palazzi vuoti - hanno denunciato i presenti all'assemblea - Gli abitanti del centro storico sono i superstiti di una specie che molti si augurano giunga ad estinzione, per occupare gli spazi resi disponibili. La volontà emersa all’unanimità nell’assemblea è, invece, quella di resistere e di adottare nuove forme di protesta per fermare questo declino della città d’arte di Pisa in una città fantasma o un centro turistico permanente".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incuria, posti auto insufficienti, degrado, ma i residenti di Santa Maria promettono: "Non ci farete sparire"

PisaToday è in caricamento