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Cronaca

Inchiesta Keu, la Regione in prima linea: "Stanziati 72.000 euro a favore di Arpat per attività di monitoraggio"

L'assessore regionale Monni interviene sulla vicenda che riguarda lo sversamento del cosiddetto Keu nei terreni anche della provincia di Pisa

“La Regione è in prima linea sulla vicenda Keu per assicurare il corretto svolgimento delle attività a tutela della salute e dell’ambiente. Serve dire con estrema trasparenza che per ogni sito individuato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Firenze sono necessarie procedure ad hoc e specifici tempi d’intervento”. A ribadirlo è l'assessora all'ambiente Monia Monni, che preannuncia un piano di interventi e lo stanziamento di risorse aggiuntive, finalizzati alla tutela della salute dei cittadini, dopo lo scossone derivato dall'inchiesta che ha travolto anche il comprensorio del cuoio sullo sversamento di materiali inquinanti (il cosiddetto Keu) in alcune aree della regione. 

“Sulla Strada provinciale 26, sulla Strada regionale 429, sul cantiere ex Vacis a Pisa e sul terreno agricolo 'i Lecci' a Peccioli, oltre alle attività d’indagine della Procura, abbiamo predisposto, di concerto con Arpat, un piano di indagini e interventi che saranno funzionali ad assicurare la massima tutela della salute e dell’ambiente - afferma l'assessore Monni - ad esempio, sulla SR 429 la presenza di Keu è solo la precondizione per delimitare, con ulteriori analisi che effettueremo con l’agenzia, le aree che dovranno essere oggetto degli opportuni interventi (rimozione, messa in sicurezza o bonifica)".
"Questo giovedì - spiega Monni - sempre insieme ad Arpat, illustrerò tutto il piano ai sindaci. A conferma dell’impegno che la Regione sta mettendo in campo oggi è stata approvata una delibera di Giunta che stanzia 72.000 euro di risorse regionali aggiuntive a favore dell’agenzia per lo svolgimento delle attività suddette e per la prosecuzione del monitoraggio dei pozzi ad uso domestico. Inoltre, le risorse serviranno a sviluppare un modello idrogeologico a supporto dell’attività di campionamento”.

“Per i siti in località Crespina Lorenzana e Massarosa  - conclude - è stata imboccata la strada che porterà alla rimozione del Keu, come sta accadendo al 'Green Park' a Pontedera e all’Aeroporto militare di Pisa. Discorso a parte, invece, per gli impianti Lerose (Bucine e Pontedera) che hanno imposto di passare dalla revoca delle autorizzazioni e per i quali siamo in attesa che Arpat termini gli accertamenti richiesti dagli uffici regionali. Nonostante la complessità e ampiezza delle attività, la Regione c’è e non posso che rivolgere un ringraziamento agli uffici regionali e ad Arpat per l’importante attività che stiamo mettendo in campo con la massima determinazione. Comprendo l’esigenza espressa dai singoli territori che chiedono velocità, ma quando si tutela la salute e l’ambiente serve essere scrupolosi e accurati al massimo senza lasciare niente al caso”.

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