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Cronaca Cascina

Il Laboratorio Ausili Tecnologici di Fornacette compie 25 anni

Assiste 633 pazienti in tutta la Asl Toscana nord ovest

Il Laboratorio Ausili Tecnologici di Fornacette compie 25 anni: nel frattempo è cresciuto ed ha dato vita ad altri due centri, a Marina di Carrara e a Campiglia Marittima, coprendo così i bisogni di tutto il territorio della Asl Toscana nord ovest. I pazienti presi in carico nel 2023 sono stati 633, in continua crescita rispetto ai 508 del 2019, periodo pre covid.

Si tratta di una struttura nata nel 2001 che afferisce al dipartimento della riabilitazione ed è ad alta integrazione socio-sanitaria perché promuove, attraverso una valorizzazione dell'ausilio tecnologico, una migliore qualità della vita per tutti quei pazienti che sono affetti da grave disabilità. Inoltre, nel 2004 la Regione Toscana ha riconosciuto il centro di Fornacette come uno dei riferimenti nel settore degli ausili elettronici ed informatici per la comunicazione e il controllo ambientale e nel campo della 'assistive technology' per gravi disabilità.

"Oggi il Laboratorio Ausili Tecnologici - affermano i fisiatri che coordinano il servizio - si presenta come un unico centro con tre proiezioni a copertura comunque dell’intero territorio della Asl. Non dimentichiamo che il centro è anche socio Glic (Gruppo di Lavoro Interregionale Centri ausili informatici ed elettronici) e collabora in progetti di ricerca e iniziative di formazione e collaborazione con enti e strutture che appartengono al mondo sanitario, scolastico e professionale".

"L’attività del laboratorio - sottolineano i medici e i fisioterapisti - è cresciuta molto, sia per il progressivo incremento di patologie invalidanti, sia per l’aumento dell’assistenza a domicilio, senza dimenticare la rapida evoluzione della tecnologia e dell’aumentata dimestichezza con gli strumenti da parte della popolazione media. Basti pensare, infatti, all’uso degli smartphone, ai social network, al mondo web, alla transizione digitale in tutti i settori e alle imminenti nuove sfide dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione che avanza nel mondo dell’ingegneria biomedica".

In questo quarto di secolo molti utenti di ogni fascia di età, dopo essere stati valutati sia in ambulatorio, sia al proprio domicilio, hanno potuto migliorare l’integrazione scolastica, sociale e lavorativa e potenziare la loro autonomia nei vari contesti di vita. "Il processo di presa in carico dei pazienti - chiudono i sanitari - avviene all’interno di un progetto personalizzato che vede l’assegnazione di un ausilio legata ad una progettualità che deve tener conto della complessità". 

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