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Cronaca Camp Darby

Camp Darby, Simoncini: "Necessario confronto con i sindacati"

Si è svolto martedì mattina il tanto atteso incontro al tavolo istituito in Regione dall'assessore al lavoro per cercare di trovare una soluzione alla vicenda degli esuberi nella base americana di Tirrenia

“Abbiamo chiesto all’amministrazione americana di aprire un confronto con i sindacati per cercare di risolvere la vicenda Camp Darby. Le istituzioni sono pronte a fare la loro parte e visto anche il grande senso di responsabilità manifestato oggi dai sindacati, credo che sia possibile trovare una soluzione che salvaguardi i diritti dei lavoratori e le esigenze di ristrutturazione dell’amministrazione militare americana”.

Lo ha detto ieri mattina l’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini al termine dell’incontro che si è tenuto sui problemi occupazionali dei lavoratori della base americana di Camp Darby a seguito dell’annunciata riorganizzazione della presenza americana in Italia e lo spostamento di dipendenti della base pisana nella struttura a Dal Molin, in provincia di Vicenza, riorganizzazione che comporterebbe la riduzione di 67 unità.

All’incontro erano presenti il console americano a Firenze Sarah Morrison, i rappresentanti della Base Usa, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle istituzioni dei territori coinvolti: il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, i rispettivi assessori al lavoro, i rappresentanti dei Comuni di Livorno e Pisa.

“Il confronto dovrà avere due obiettivi - ha spiegato Simoncini -  evitare costi sociali rilevanti di fronte alla ristrutturazione annunciata e fare chiarezza sulle prospettive che si aprono per Camp Darby e soprattutto sul suo futuro. Ho anche chiesto all’amministrazione di valutare attentamente il percorso attivato finora dal punto vista normativo, di fronte alla posizione di Cisl e Cgil, che riterrebbero non rispettate le procedure delle leggi italiane sul lavoro. Tale verifica è da ritenersi utile anche per evitare un contenzioso in sede giurisdizionale che potrebbe penalizzare la stessa amministrazione americana e per certi versi dare anche maggior tempo per la ricerca di soluzione alternative”.

“Infine - ha continuato l’assessore - sulla base di un confronto tra amministrazione e sindacati, le istituzioni si dichiarano pronte a mettere in campo tutti gli strumenti di cui dispongono, sia quelli relativi alla formazione per favorire un eventuale ricollocamento dei lavoratori, sia quelli relativi agli ammortizzatori sociali. La Regione - ha concluso - è disponibile a offrire di nuovo questo tavolo regionale, come ha fatto oggi, per svolgere il suo ruolo istituzionale di supporto quando e se le parti lo vorranno”.

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