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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Mobilità a Pisa, Legambiente: "Cambiamenti fra luci ed ombre"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Legambiente Pisa condivide l’obiettivo della Giunta Comunale quando dichiara di volere « … favorire il mezzo pubblico, regolare la sosta delle auto dei pendolari che entrano quotidianamente a Pisa e riqualificare le aree urbane …» Nel marzo dello scorso anno l’associazione aveva organizzato, insieme alla FIAB, il convegno “Muoversi a Pisa” nel quale erano state raccolte interessanti proposte ed esperienze a favore della cosiddetta “mobilità gentile”: a piedi, in bicicletta, in autobus per una migliore qualità della vita (e della salute) in città. Oggi, mentre apprezza le misure che vanno in quella direzione, deve rilevare alcune contraddizioni.

Da accogliere con favore è l’apertura del parcheggio scambiatore adiacente al Pisa Mover, la navetta aeroporto-stazione di prossima inaugurazione: possiamo sperare che scoraggi l’ingresso delle auto dalla via Aurelia sud e dalla Fi-Pi-Li. Così come è positiva l’intenzione di favorire gli abbonamenti ai mezzi pubblici per chi usa i parcheggi scambiatori o di applicare agli stalli blu una tariffa che scoraggi i pendolari difendendo i residenti. Tutto per limitare il numero di auto in città. Da sostenere è anche la volontà di razionalizzare i percorsi dei mezzi pubblici, possibilmente aumentando la frequenza delle corse ( … sperando che sia rispettata).

Ma non mancano le criticità.
Ad esempio, nelle diverse ipotesi di modifica dei percorsi degli autobus urbani, sembra che, per non assumere impegni economici, il miglioramento per alcuni possa essere ottenuto solo a scapito di altri.
Ad esempio la riduzione del percorso della LAM Rossa taglierà dal servizio alcuni cittadini residenti a nord della città e il quartiere in prossimità dell’aeroporto, se non si provvederà con altre linee. Sembra di essere in presenza di un effetto domino che, a partire dalla pedina Pisa Mover, sposti tutte le altre come conseguenza obbligata, non sempre positiva.
Ad esempio oggi un residente o un viaggiatore può andare dall’aeroporto alla stazione e poi sino a Piazza dei Miracoli con il prezzo di un biglietto dell’autobus; con la navetta dovrà pagare un prezzo più che doppio per fermarsi sul retro della stazione. Non possiamo dimenticare che quest’opera costa, compreso il parcheggio scambiatore, 21 milioni di euro di soldi pubblici e oltre 830.000 di finanziamento annuo regionale (sempre pubblici) ai quali si aggiungono 50 milioni impegnati dal privato che dovrà recuperare il capitale con una gestione di 35 anni (e se non riesce il “buco” lo colmerà la finanza pubblica).

 Conosciamo la complessità del problema mobilità e la difficoltà di modificare una situazione già in essere rispettando molte e diverse esigenze. La ridefinizione del trasporto pubblico, quando i cittadini siano informati e coinvolti nelle decisioni, può diventare motore di processi di rigenerazione urbana, compresa la promozione di abitudini nuove e più salutari. Perciò ci auguriamo che le molte questioni ancora aperte, su cui saranno prese decisioni a breve,  vengano risolte mantenendo (o istituendo?) un confronto aperto tra cittadini e amministrazione.

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