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Cronaca

Procedimento disciplinare per gli agenti ripresi da Striscia, il sindacato: "Usati come capro espiatorio"

Il Sindacato di Base Cub critica le dichiarazioni del sindaco Conti e il servizio del tg satirico

Non ci sta il Sindacato di Base Cub Comune di Pisa alla "messa sulla graticola" degli agenti della Polizia Municipale a seguito del servizio di Striscia la Notizia, con il sindaco Michele Conti che ha annunciato la richiesta di un procedimento disciplinare per i due operatori ripresi allontanarsi dalle telecamere del programma tv. 

Invita a non fidarsi troppo delle immagini il sindacato: "E' probabile che gli agenti possano avere risposto di recarsi al comando della Pm", oppure "che quella macchina poteva essere di passaggio per recarsi su qualche incidente"; il soggetto che parla con gli agenti "si sarà lamentato del fatto di essere ripreso. E quale risposta sarà stata fornita dagli agenti? 'E’ un giornalista, fa il suo lavoro, si allontani dalla zona se non vuole essere ripreso'. Nel montaggio artefatto e sensazionalistico del servizio non si vede Brumotti né percosso, né rincorso dai pusher, bensì è Brumotti stesso che insegue i soggetti. In ogni caso la versione di Canale 5 resta parziale e fuorviante".

Agli occhi della opinione pubblica "viene invece lanciato un monito contro la inerzia degli agenti di Pm e, più in generale, viene assecondata una logica  di delegittimazione dell’operato delle forze dell’ordine. Perché al posto di gettare fango sugli operatori di polizia - scrive il sindacato, sia verso il sindaco che Striscia - non si cerca, anche sul famoso canale nazionale, di riflettere sulle possibili misure di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti? Ah già, la notizia sensazionalistica fa più audience. Ma sulla pelle di chi? Purtroppo, sempre dei lavoratori, capri espiatori dell’opinione pubblica e gettati in pasto come 'marionette della politica', additati sui social come forti con i deboli e deboli con i forti, buoni solo a sanzionare i cittadini soprattutto in questo periodo. E il lavoro onesto di tutti i giorni, sacrificato sull’altare della ricerca del facile consenso".

Poi il punto politico: "Veniamo da mesi di politiche errate, di agenti Pm che operano sempre meno nei quartieri periferici, viene invece privilegiata, con tanto di ordini di servizio, la loro presenza in alcune aree del centro storico in funzione della lotta fuorviante al cosiddetto degrado. A Pisa ci sono problemi come in ogni altra città, ma la situazione del quartiere della stazione è anche risultato di politiche urbanistiche e sociali che non hanno funzionato, meglio allora trasformare ogni problema in questione di ordine pubblico facendo credere che il centro storico sia nelle mani di spacciatori".

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