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Cronaca Cascina

Mafia negli appalti pubblici: firmato protocollo

L'obiettivoè quello di cercare di prevenire le infiltrazioni della criminalità, visto che il settore dei lavori pubblici è particolarmente oggetto dell'interesse delle mafie

Protocollo contro le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici firmato dal prefetto di Pisa Attilio Visconti e dal sindaco di Cascina Susanna Ceccardi con l'obiettivo di elevare gli standard dei controlli antimafia ed evitare forme di condizionamento delle attività economiche e finanziarie nei settori di pubblico interesse, sia in forma diretta che attraverso imprese e società 'controllate'.

Il settore dei lavori pubblici è infatti da tempo all'attenzione delle istituzioni per evitare il rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata; è proprio in questo settore, infatti, che le organizzazioni criminali manifestano una crescente tendenza a ramificare la propria presenza anche in territori tradizionalmente estranei al proprio ambito di operatività.

Quindi la firma del protocollo vuole perseguire con strumenti efficaci il preminente interesse pubblico alla legalità, alla trasparenza nelle procedure concorsuali d'appalto e alla tutela del sistema delle imprese dal rischio di infiltrazione mafiosa, con le seguenti modalità: estensione delle informazioni antimafia per appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a € 500.000, per subappalti e/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a € 50.000, per prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a € 100.000, ovvero, indipendentemente dal valore, per forniture e servizi ritenute maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose.

Particolare attenzione sarà dedicata ai cosiddetti servizi 'sensibili', quali il trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette e indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cava di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo.

Il protocollo prevede inoltre ai fini di un monitoraggio costante del settore, che i legali rappresentanti degli organismi societari, nel termine di trenta giorni dall'intervenuta modificazione dell'assetto societario o gestionale dell'impresa, hanno l'obbligo di trasmettere al prefetto, che ha rilasciato l'informazione antimafia, copia degli atti dai quali risulta l'intervenuta modificazione relativamente ai soggetti destinatari di verifiche antimafia.

La stazione appaltante si impegna inoltre affinchè l'affidamento di ciascun appalto tuteli in ogni occasione efficacemente la sicurezza delle condizioni di lavoro delle maestranze impiegate, la loro salute e l'ambiente, e ciò anche in presenza di affidamenti di opere in subappalto. A tale scopo verificherà - pur nel pieno rispetto dell'obbligo di non ingerenza - che l'impresa appaltatrice e l'eventuale impresa sub-appaltatrice attuino e rispettino le vigenti norme in materia di sicurezza, salute e ambiente e che gli addetti ai cantieri siano muniti della tessera di riconoscimento secondo le previsioni di cui all'art. 5 della legge 136/2010, richiamando nei bandi di gara l'obbligo all'osservanza rigorosa della predetta normativa e della tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale e specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta.

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