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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

'Psicologi in corsia': il progetto di Agbalt per supportare pazienti, familiari e volontari

Il programma è supportato dalla Fondazione Pisa e si svolgerà insieme al reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Aoup

Agbalt, l’Associazione Genitori per la cura e l’assistenza ai bambini affetti da leucemia o tumore, presenta il progetto 'Psicologi in corsia', che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Pisa. Il progetto nasce da lontano, nel 2016 per rispondere alla necessità di garantire un supporto psicologico ai piccoli pazienti e agli adolescenti in cura presso l’U.O. di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa e alle loro famiglie, perché, quando un bambino si ammala, si ammala tutta la famiglia.

Grazie all’importante contributo della Fondazione Pisa, Agbalt oggi è in grado non solo di garantire la costante presenza di uno specialista all’interno dell’ambiente ospedaliero ma favorisce l’implementazione dei servizi di supporto psicologico, sviluppando ulteriormente la centralità del paziente.

'Psicologi in corsia' è di un servizio di assistenza psicologica rivolta principalmente ai bambini colpiti da tumore, ma anche ai loro più stretti familiari, che inizia dall’ingresso in reparto e finisce con il reinserimento nella vita quotidiana alla fine delle terapie, includendo anche i colloqui di follow up che coincidono con le visite di controllo dei pazienti.

Lo psicologo, di fatto, si muove insieme allo staff medico infermieristico partecipando alla comunicazione della diagnosi, momento cruciale del percorso in cui il lavoro di squadra diventa fondamentale per fornire una comunicazione chiara alla famiglia e ai ragazzi, con particolare attenzione alle reazioni emotive del momento. Per mezzo del sostegno riconosciuto dalla Fondazione Pisa, il progetto si amplia e prevede la possibilità di implementare la presenza in reparto della psicologa, quindi migliorando anche la qualità del servizio e potenzialmente aumentando il numero dei pazienti trattati.

Nel progetto si tiene conto del fatto che i volontari che svolgono le attività di supporto ai pazienti ed alle loro famiglie sono a loro volta coinvolti in una serie di dinamiche psicologiche che hanno la necessità di essere gestite nel migliore dei modi. Per tale ragione il supporto psicologico sarà esteso anche ai volontari attraverso corsi di formazione specifici e incontri individuali finalizzati alla gestione dell'impatto emotivo e delle relazioni con gli ospiti delle strutture d'accoglienza.

Oggi il cancro può essere considerato, sotto molti aspetti, una condizione cronica anziché una malattia mortale. Se da un lato gli enormi progressi compiuti in ambito medico-farmacologico prolungano la vita dei pazienti, dall’altro la lunga durata della malattia e gli effetti collaterali dei trattamenti mettono a dura prova le risorse dei pazienti, dei familiari e la qualità della loro vita.

La sopravvivenza dei bambini colpiti da tumore è salita oltre il 75% a livello globale negli ultimi decenni, tuttavia il percorso che un bambino si trova ad affrontare dal momento della diagnosi e a volte anche da prima, non è certamente privo di difficoltà psicologiche.

La maggioranza dei professionisti della salute in ogni ramo di specializzazione, considera la malattia neoplastica, con particolare riferimento all’insorgenza in età evolutiva, una condizione che più di ogni altra malattia richiede un continuo processo di elaborazione attuato allo scopo di affrontare i correlati reversibili o irreversibili della patologia, sia fisici che psicologici. Alla luce di queste riflessioni durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico lo 'psiconcologo' ricopre un ruolo fondamentale nel sostenere processi di adattamento e riabilitazione psicologica dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

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