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Cronaca Peccioli

Rifiuti, quelli calabresi verranno smaltiti in provincia di Pisa

Fino a 250 tonnellate di rifiuti al giorno verranno smaltite nella discarica di Legoli. La decisione da parte della Giunta regionale. Donzelli (FdI): "Non accettiamo di respirare i veleni prodotti dalle mafie". La Regione: "Controlli serrati"

Tra le 600 e le 800 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti dalla Calabria verranno smaltiti nelle province di Pisa, Siena, Arezzo, Grosseto, e Livorno. Lo ha stabilito nei giorni scorsi la Giunta regionale, facendo seguito a specifiche richieste di aiuto della regione calabrese. Non sarà solo la Calabria a beneficiare del sostegno della regione Toscana, ma anche la Liguria.

"Una prassi già adottata in passato - sottolinea in una nota la regione Toscana -  secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale, attraverso la stipula di accordi per il conferimento di rifiuti urbani in caso di situazioni di crisi di altre regioni. Ciò è già avvenuto sia per la Campania che per la Liguria".

L'accordo riguarda in particolar modo la Valdera e nello specifico la discarica di Legoli, dove potranno essere conferite fino a 250 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dalla Calabria.

POLEMICHE. La notizia come era logico aspettarsi ha provocato diverse reazioni. Dura quella di Fratelli d’Italia, con il capogruppo in Consiglio regionale Giovanni Donzelli. "La Regione Toscana - dice Donzelli - attraverso una gestione scellerata dei rifiuti lucra sulla salute dei toscani. È una vera vergogna smaltire fra le 600 e le 800 tonnellate al giorno di scarti provenienti dalla Calabria oltre ai rifiuti solidi urbani, nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Pisa e Livorno. I cittadini non accetteranno di respirare i veleni prodotti dalle mafie: noi ci batteremo al loro fianco".

"Tutto questo - prosegue Donzelli - senza una minima visione della risoluzione dei problemi, vista la schizofrenia con la quale la Regione ha gestito il problema e la realizzazione degli impianti. La giunta blocchi immediatamente questo scellerato accordo, noi faremo le barricate insieme ai cittadini che non accetteranno di respirare i veleni altrui".

LA RISPOSTA DELLA REGIONE. Dalla regione Toscana ieri è arrivata una nota per chiarire la vicenda. "La sigla dell'accordo - spiega l'ente regionale - arriva dopo attenta verifica con province e Ato di riferimento delle disponibilità effettive di accoglimento e prevedendo monitoraggi e controlli da parte degli enti competenti. Il conferimento dei rifiuti urbani dovrà avvenire nel pieno rispetto della normativa nazionale, regionale e delle condizioni autorizzative previste per i singoli impianti".

La Regione spiega che il trasferimento dei rifiuti calabresi agli impianti della Toscana avverrà fino al 30 settembre "per coprire la situazione di crisi del periodo estivo. Le quantità di rifiuti da conferire nei singoli impianti - prosegue la nota della Regione - sulla base di quanto precisato nell'accordo, saranno definite in accordi specifici tra i gestori degli impianti e la Regione Calabria, previo parere delle Ato interessate".

La Regione precisa infine che i rifiuti provenienti dalla Liguria "saranno conferiti esclusivamente nel comune di Massa" e che le spese di conferimento "sono a carico della Regione Calabria e della Regione Liguria".

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