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Cronaca

Contratti deboli, tecnologie scadenti e organizzazione carente: l'Ispettorato del lavoro proclama lo sciopero

I dipendenti incroceranno le braccia per l'intera giornata lavorativa di lunedì 30 ottobre

Il prossimo 30 ottobre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) scioperano per la terza volta in pochissimi mesi. A comunicarlo è la Cgil di Pisa, che in una nota espone le motivazioni dello stato di agitazione. "L’Ispettorato Nazionale del Lavoro doveva nascere come agenzia autonoma in grado di coordinare e inglobare la vigilanza sul lavoro, ma per fare questo non sono mai arrivate nuove risorse, nonostante i 214 milioni di euro accumulati nel bilancio dello stesso Ispettorato. In questa situazione resta l'amministrazione più povera, meno organizzata, anche a livello informatico e meno rispondente ai diritti dei propri dipendenti, di tutto il comparto Funzioni centrali".

"Le ragioni che hanno costretto unitariamente le organizzazioni sindacali nazionali a proclamare nuovamente uno sciopero per l’intera giornata, attengono quindi a questioni di ordine contrattuale che purtroppo ad oggi continuano ingiustamente a penalizzare il personale in ordine a istituti economici, non riconosciuti (nonostante ci siano risorse disponibili) come agli altri comparti della Pubblica Amministrazione, e che non rendono questo settore appetibile per i giovani. Sono altresì insufficienti gli investimenti tecnologici, strategici per i lavoratori e le lavoratrici per svolgere al meglio il loro lavoro".

"I lavoratori e le lavoratrici dell’ITL - prosegue la nota della Cgil - sono colpiti nella loro dignità in quanto, nel perimetro della Pubblica Amministrazione, sono 'Figli di un Dio Minore', ai quali paradossalmente invece è attribuito un compito istituzionale assai rilevante e gravoso, che dovrebbe essere centrale e qualificante in ogni paese civile e democratico. Infatti il contrasto alle crescenti piaghe del lavoro irregolare e degli infortuni sul lavoro, che imperversano nel paese, continua a risentire di politiche inefficaci e del tutto marginali e di mancanza di investimenti, che svalorizzano il lavoro pubblico e le professionalità, impedendo a coloro che sono deputati (gli ispettori del lavoro) a svolgere proficuamente, il ruolo ed il lavoro che istituzionalmente gli compete".

"Questo si riflette negativamente anche sugli altri servizi, non meno importanti, erogati dagli Ispettorati del lavoro, quali ad esempio la presentazione delle dimissioni volontarie, la convalida delle dimissioni delle madri/padri in periodo protetto, le interdizioni dal lavoro per le lavoratrici madri, le conciliazioni delle controversie di lavoro, l’accertamento dei crediti patrimoniali in favore dei lavoratori, l’autorizzazione per i sistemi di videosorveglianza e controllo sui lavoratori, ecc".

"A questo si aggiunge un meccanismo concorsuale perverso e da cambiare, che purtroppo determina un’elevata mobilità del personale, in quanto appena assegnato ad una sede, viene poi trasferito altrove, impedendo di dare stabilità alla pianta organica ed alle attività delle varie sedi. Inoltre, vista la poca appetibilità di questa Amministrazione, il rischio è che nonostante i concorsi, a breve gli uffici si svuotino per l’eccessiva mobilità di personale e conseguentemente, la tutela del lavoro vada nel dimenticatoio".

"I lavoratori e le lavoratrici dell’ITL di Pisa lunedì 30 ottobre scioperano anche per denunciare all’opinione pubblica il disagio per l’impossibilità di svolgere un servizio costantemente rispondente alle esigenze dell’utenza e di un paese, che purtroppo solo a posteriori di eventi tragici e luttuosi, invoca più controlli e più vigilanza da parte degli ITL. I lavoratori e le lavoratrici dell’ITL di Pisa, non abbassano la testa". Lo sciopero durerà per l’intera giornata, con presidio, dalle ore 9.30 alle 11, davanti la Prefettura di Pisa.

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