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Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Sciopero metalmeccanici: operai in marcia sotto la Torre

Alta l'adesione all'agitazione di 4 ore indetta dai sindacati di settore. Al centro della protesta il rinnovo del Contratto collettivo nazionale

Alta adesione, secondo quanto riportano i sindacati, allo sciopero di 4 ore dei metalmeccanici indetto dalla Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. Alla Piaggio le stime parlano di un 80% di operai che hanno incrociato le braccia, mentre alla Continental la percentuale si aggira sul 95%. Il corteo dei metalmeccanici è partito dalla sede dell'Unione Industriale Pisana in via Volturno e ha percorso le strade del centro storico fino a raggiungere Piazza dei Miracoli e chiudere nel luogo simbolo della città l'agitazione.

“Piena soddisfazione per la riuscita dello sciopero, oltre ogni aspettativa, alta adesione con media Toscana all'80% e più, produzioni nelle più importanti fabbriche pressoché ferme come nella migliore tradizione dei meccanici - afferma Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana - siamo determinati a conquistare un contratto nazionale di lavoro che continui a dare risposte collettive, tuteli i diritti ed aumenti i salari, qualsiasi modernizzazione non può essere fatta contro i lavoratori”.

"Qualora ce ne fosse stato bisogno - dichiara Vincenzo Renda, coordinatore regionale della Uilm - i lavoratori metalmeccanici, con la loro alta partecipazione allo sciopero indetto da Fim Fiom Uilm, hanno dimostrato la ferma volontà di voler rinnovare e difendere il contratto nazionale. Oggi le prime quattro ore di sciopero, ma se Federmeccanica non rimuoverà il nodo sul salario, le tute blu sono pronte ad alzare ilsciopero metalmeccanici pisa 20 aprile 2016-3 tono e le iniziative".

Dal canto suo Alessandro Beccastrini, segretario generale della Fim Regionale commenta: “Siamo molto soddisfatti perché questa iniziativa, che vedeva di nuovo insieme Fim, Fiom e Uilm dopo tanti anni, ha avuto un’adesione altissima in tutte le province della Toscana, con alcune grandi aziende come Finmeccanica a Firenze e Hitachi a Pistoia che si sono completamente svuotate. Naturalmente per la Fim lo sciopero non è fine a sé stesso, ma deve servire per la ripresa immediata delle trattative. Ci aspettiamo che questo avventa e che si arrivi a chiudere il contratto il prima possibile, perché non si può lasciare a lungo senza contratto una categoria così importante”.

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