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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Marina di Pisa

Trasferimento alunni della scuola 'Pisano', genitori e opposizioni: "Il Comune non mantiene le promesse"

E' polemica sulla decisione di affidare lo spostamento degli alunni con un servizio a pagamento o autobus di linea

Nei giorni scorsi il Comune aveva comunicato l'avvio di una fase interlocutoria, concordata con la dirigenza dell'istituto 'Niccolò Pisano' di Marina di Pisa, per definire le modalità di trasferimento degli iscritti alla scuola 'Quasimodo' di Calambrone durante lo svolgimento dei lavori di riqualificazione finanziati dal PNRR.

Nel corso del Consiglio comunale di lunedì 11 marzo una delegazione dei genitori degli alunni frequentanti la 'Pisano' si è confrontata con i capigruppo dell'assemblea cittadina e l'assessore alla scuola Riccardo Buscemi per esprimere le proprie perplessità in merito alla soluzione proposta dall'amministrazione e dalla dirigenza scolastica. I gruppi di opposizione si sono uniti ai dubbi dei genitori, come evidenziato da Matteo Trapani per il Partito Democratico: "Nell’ambito delle pre-iscrizioni infatti era stata prospettata ai genitori la possibilità di utilizzare una navetta gratuita che trasportasse bimbi e bimbe in tutta sicurezza e senza costi aggiuntivi per le famiglie da Marina di Pisa a Calambrone".

"Chiuse le iscrizioni i genitori hanno avuto la sorpresa - sottolinea Trapani - la navetta gratuita è scomparsa e l’amministrazione ha proposto solamente uno scuolabus a pagamento per le famiglie o l’utilizzo di autobus di linea. Opzioni certamente insufficienti e non accettabili che scontano sia questioni economiche (sulle spalle delle famiglie) che mancanza di sicurezza per i minori".

"I genitori hanno chiesto il perché di questo cambio, che non è accettabile e mette in concreta difficoltà le famiglie: da parte dell’assessore Buscemi non c’è stata alcuna giustificazione se non 'motivi organizzativi'. Chiediamo da subito che si approfondisca la questione e che ci sia da parte dell’amministrazione un ripensamento rispetto a quella che sembra oggi una strada chiusa. Riteniamo che davanti a un investimento di oltre 7 milioni, quale quello relativo alla nuova scuola, il Comune debba prevedere il servizio di navetta per portare a scuola alunne ed alunni in piena sicurezza".

"Il trasferimento temporaneo è già di per sé un disagio, non può diventare un peso da sostenere da parte delle famiglie rischiando altresì di costringere i genitori a fare altre scelte che porterebbero a diminuire la presenza di alunni nelle scuole a Marina. Su nostra richiesta domani, mercoledì, l’argomento verrà affrontato in una commissione urgente" chiude il capogruppo del PD in Consiglio comunale.

Anche Luigi Sofia, capogruppo di Sinistra Unita, denuncia "un'ulteriore disattenzione del Comune di Pisa nei confronti delle esigenze basilari della nostra comunità: il Comune, contrariamente a quanto promesso, ha optato per proporre alle famiglie o un servizio di trasporto a pagamento (scuolabus)per gli studenti dell'istituto o l'utilizzo dell'autolinea, disattendendo così le aspettative legittime delle famiglie pisane. Durante l'open day, era stato chiaramente comunicato che il servizio di navetta sarebbe stato gratuito, una promessa fondamentale per garantire l'accesso all'istruzione in un periodo di notevoli disagi dovuti ai lavori di ristrutturazione dell'istituto".

"La decisione di introdurre un'autolinea e uno scuolabus a pagamento non solo viola il patto di fiducia tra l'amministrazione comunale e i cittadini - spiega Sofia - ma mette a rischio anche il diritto fondamentale all'istruzione degli studenti, potenzialmente causando una drastica riduzione del numero di allievi in grado di frequentare l'istituto durante i lavori".

Anche Paolo Martinelli de La città delle persone interviene sull'argomento: "Crediamo che l’amministrazione dovrebbe quanto prima accogliere la richiesta avanzata dai genitori sulla realizzazione di un servizio navetta, necessario a garantire un adeguato diritto all’istruzione e al trasporto organizzato in sicurezza per gli alunni. Crediamo che non si possa stravolgere in questo modo la vita delle famiglie nel nome del risparmio. Queste famiglie si erano già organizzate sulla base delle indicazioni date in precedenza e crediamo che un amministratore responsabile debba avere l’umiltà di tornare sui suoi passi e tutelare la coesione della comunità scolastica e cittadina".

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